giovedì 10 luglio 2025

Dal sito della Chesa di Padre Ambrogio di Torino

 I fedeli moldavi interrompono il tentativo di trasferimento di una chiesa alla metropolia di Bessarabia

Unione dei giornalisti ortodossi, 7 luglio 2025

 

parrocchiani della chiesa della Natività della Madre di Dio a Grinăuți. Foto: noi.md

Gli abitanti del villaggio di Grinăuți hanno votato per restare nell'ambito della Metropolia di Moldova, rifiutando il passaggio a un'altra giurisdizione.

Il 6 luglio 2025, nel villaggio di Grinăuți, nel distretto di Rîșcani, si è svolta una votazione durante la quale i parrocchiani della chiesa della Natività della Madre di Dio hanno deciso di rimanere nella Metropolia di Moldova. La notizia è stata riportata dal portale informativo Noi.md.

In seguito alla votazione svolta nella comunità, la chiesa della Natività della Madre di Dio rimane nella Metropolia di Moldova: 267 voti per la Metropolia di Moldova, 9 per la Metropolia di Bessarabia e 8 astenuti.

La decisione dei fedeli è stata una reazione all'operato del rettore della chiesa, l'arciprete Constantin Turturianu, che ha annunciato unilateralmente la sua intenzione di trasferire la parrocchia sotto la giurisdizione della metropolia di Bessarabia.

Secondo il Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldova (PSRM), il 28 giugno si è verificato un tentativo di sequestro forzato della chiesa del villaggio. I rappresentanti della Metropolia di Bessarabia, con il supporto delle autorità locali e della polizia, hanno cercato di imporre il passaggio di consegne contro la volontà dei parrocchiani.

"Invece di proteggere l'ordine e la legge, la polizia si è trasformata in uno strumento di repressione contro i credenti ortodossi", ha affermato il PSRM.

Si è anche notato che la presenza massiccia di chierici romeni e il sostegno istituzionale fornito sono stati percepiti come parte di uno scenario pericoloso per l'occupazione delle chiese in Moldova, simile a quanto accaduto in Ucraina.

"L'Ortodossia è il fondamento della sovranità spirituale della Moldova, della sua identità, della sua storia e del suo futuro. Non permetteremo che l'unità della Chiesa venga distrutta da pressioni esterne", ha sottolineato il partito.

In precedenza, l'Unione dei giornalisti ortodossi aveva scritto che un vescovo della Chiesa moldava aveva accusato le autorità romene di aver sequestrato delle chiese.

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