sabato 7 marzo 2020

Il vescovo Irenei di Londra e dell'Europa Occidentale parla ai fedeli della vita ecclesiale e del coronavirus
Pravmir, 6 marzo 2020

  

Ai fedeli e beneamati figli di questa diocesi conservata da Dio!
Mentre entriamo pienamente in questo periodo quaresimale che porta alla luminosa risurrezione di Cristo, ci troviamo anche in un periodo in cui molti sono colpiti dalla paura per la diffusione di un nuovo virus (Coronavirus, COVID-19), che sta colpendo persone in molti parti del mondo – compresi diversi paesi all'interno dei confini della nostra diocesi. Poiché molti si chiedono come affrontare questa situazione, all'interno della nostra coscienza ecclesiale, vi scrivo in questa settimana iniziale del Grande digiuno per condividere il conforto e il sollievo della Chiesa.
La Chiesa di Cristo ha resistito per molti secoli – nel corso del quale si è confrontata con innumerevoli malattie, piccole e grandi – con solida fede e con cuori pacifici, ogni membro della Chiesa sa di essere parte non di istituzioni mondane o create dall'uomo, ma del porto della vita che è il corpo di Cristo. Non siamo nutriti con il cibo degli uomini ma con quello degli angeli; siamo ispirati dalla verità, non di questo mondo, ma di Dio stesso; e siamo governati, non dalla paura terrena che cresce e genera ulteriore paura, ma dalla pace di Cristo che supera ogni comprensione (Filippesi 4:7) e porta un conforto inarrestabile, sia in tempo di pace che di pericolo.
Nel momento presente, pertanto, vi esorto a non avere paura (Isaia 43:1) e a non lasciare che le preoccupazioni del momento vi scuotano dalla solida base che è la fede senza ostacoli nel Dio vivente, che guarisce i malati e ripristina i cuori infranti. La situazione attuale può essere una causa di grande sconvolgimento nel mondo che ci circonda, ma nella Chiesa e nelle nostre vite cristiane, continuiamo senza ostacoli e imperterriti in tutto ciò che Dio ha consegnato nelle nostre mani per la salvezza delle nostre anime.
Nelle diverse nazioni che compongono la nostra diocesi, i governi locali pubblicheranno varie istruzioni e protocolli per gestire e controllare la diffusione e gli effetti di questa momentanea sfida per la salute: esortiamo tutti i nostri fedeli a familiarizzarsi con queste istruzioni pratiche (che, per esempio, includono un lavaggio più frequente delle mani e l'attenzione all'igiene personale), e ad aderire in tali questioni a queste istruzioni dai nostri governi locali con calma e sensibilità, proseguendo altrimenti in una fedele tranquillità nei momenti della vita quotidiana. In caso di restrizioni ai viaggi o di altre misure in atto in varie regioni, dovremo aderire a queste misure con quiete e calma; in tutte queste cose dovremmo essere esempi del mondo della pia fiducia in Dio che porta non a un allarme indisciplinato, ma piuttosto a una continuazione della vita in uno spirito indisturbato e a una dipendenza indisturbata dalla Divina Volontà.
Nelle nostre chiese, continueremo con la celebrazione di tutti i nostri riti, usanze, servizi divini e soprattutto l'offerta e la ricezione dei santi Misteri esattamente nello stesso modo in cui abbiamo sempre fatto. Nessun cristiano sinceramente credente può accettare per un momento che i sacri Misteri possano portare o essere la fonte della malattia o della cattiva salute: in nessun modo! I Misteri di Cristo sono la vera medicina delle nostre anime e dei nostri corpi e non portano altro che vita – e vita eterna. Chiunque abbia i cuori turbati dalle questioni attuali dovrebbe pregare fervidamente per un aumento della fede in modo che la paura possa essere messa da parte; e la Chiesa continuerà la sua antica testimonianza dell'amore che va oltre la paura, portando i santi Misteri nel mondo e in ognuno di noi, in un momento in cui ne abbiamo bisogno profondamente.
Non abbiate paura! Come cantiamo così frequentemente in questi giorni quaresimali, Dio è con noi! Ed è misericordioso e amorevole, pronto ad ascoltare, guarire e salvare.
Con amore in Cristo,
IRENEI
Vescovo di Londra e dell'Europa Occidentale.

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