Sullo scisma africano
dal blog del sito Orthodox England, 1 novembre 2021
Un ringraziamento al nostro vecchio amico, padre Georgij Maksimov
Quasi due anni dopo che il Patriarcato di Alessandria è stato intimidito e corrotto affinché riconoscesse il gruppo scismatico di Epifanij Dumenko in Ucraina, sponsorizzato dai fanarioti, a settembre il Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha deciso di agire. Esaminerà la possibilità di aprire un esarcato per l'Africa.
Questa decisione è arrivata, non perché la Chiesa russa avesse mai cercato giurisdizione in Africa, ma perché aveva ricevuto decine di richieste da chierici africani, desiderosi di lasciare il patriarcato scismatico di Alessandria. Alcuni sono ancora sorpresi da questo e dubitano che la Chiesa russa abbia il diritto di aprire un esarcato africano. Sicuramente, dicono, l'Africa è il territorio canonico del Patriarcato di Alessandria? In ogni caso, obiettano, come può la Chiesa russa accettare chierici africani senza lettere dimissoriali dei loro vescovi?
Innanzitutto, secondo il Canone 6 del primo Concilio ecumenico e il Canone 2 del secondo Concilio ecumenico, Alessandria ha giurisdizione solo su Egitto, Etiopia e Libia. E in effetti, tale giiurisdizione è rimasta così fino al 1926, quando il deplorevole massone, il patriarca Meletios (Metaxakis), cacciato da Costantinopoli, ha cambiato il titolo del suo patriarcato e ha rivendicato per esso "tutta l'Africa". Questo fatto è evidente dalla storia, poiché sappiamo che esistevano altre Chiese locali in Africa, in particolare la Chiesa di lingua latina a Cartagine e nell'Africa nord-occidentale (san Cipriano e il beato Agostino il berbero). La decisione unilaterale del 1926 non fu mai ratificata da nessun'altra Chiesa ortodossa in maniera conciliare, e anzi fu accettata da Costantinopoli solo negli anni '70 in un compromesso diplomatico.
Già il 26 dicembre 2019, in vista dello scisma alessandrino, la Chiesa ortodossa russa aveva deciso di sottrarre alla giurisdizione di Alessandria tutte le parrocchie russe "del continente africano", compresa quella del Cairo, in Egitto, e trasformarle in stavropigie sotto la Chiesa russa. Pertanto, si può anche dire che due anni fa la Chiesa russa ha aperto parrocchie in Africa. Quindi, quando decine di preti e parrocchie di africani neri, e non russi, hanno chiesto di aderirvi, sottraendosi così allo scisma, perché la Chiesa russa li ha rifiutati per due lunghi anni? Perché è razzista? Ovviamente no. Tuttavia, c'era esitazione sulla questione delle lettere dimissoriali. Come tutti sanno, i chierici non possono unirsi a un'altra Chiesa locale senza tali lettere.
Qui naturalmente, come sappiamo molto bene oggi in Inghilterra, c'è la questione di uno scisma episcopale. I Padri della Chiesa affermano che la salvezza è impossibile in una situazione di scisma. Anche nel XX secolo, sant'Ilarione (Trojtskij) ha scritto che cadere in scisma, eresia o una setta è la morte spirituale. [1] Come ben sappiamo oggi nella nostra piccola isola. E il Canone 2 del Concilio di Antiochia afferma che non dobbiamo avere concorso con chi è in scisma e che se lo facciamo, noi stessi saremo contaminati dal loro scisma. Come dice san Giovanni Crisostomo con le sue note parole: "Creare una divisione nella Chiesa non è un male minore che cadere nell'eresia: il peccato dello scisma non è lavato nemmeno dal sangue del martirio". [2]
Infatti, il Canone 6 del secondo Concilio ecumenico traccia un parallelo tra eretici e scismatici. In questa situazione, come può la Chiesa russa abbandonare chi non vuole rimanere nello scisma? Sì, la diplomazia esiste, ma c'è anche la questione di principio della verità canonica, dogmatica e pastorale. E poiché nessun vescovo del Patriarcato di Alessandria ha avuto il coraggio di opporsi al patriarca Theodoros e di pentirsi, cos'altro può fare la Chiesa russa se non ricevere questi poveri sacerdoti e fedeli nella sua giurisdizione?
Note
[1] Sant'Ilarione (Trojtskij), https://azbyka.ru/otechnik/Ilarion_Troitskij/o-zhizni-v-tserkvi-io-zhizni-tserkovnoj/
[2] San Giovanni Crisostomo, https://bible-teka.com/zlatoust/56/
Nessun commento:
Posta un commento