Benedetto XVI auspica un Concilio pan-ortodosso
Nell'incontro con i rappresentanti delle Chiese ortodosse e ortodosse orientali
ROMA, sabato, 24 settembre 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha
auspicato questo sabato che dal rinsaldamento dell’unione tra le Chiese
ortodosse possa originare un Concilio pan-ortodosso. Il Papa lo ha detto
nell'incontro con i rappresentanti delle Chiese ortodosse ed ortodosse
orientali presenti in Germania che ha avuto luogo nella Hörsaal del
Seminario arcivescovile di Friburgo.
All'incontro hanno preso
parte 12 Vescovi e altri responsabili della Conferenza episcopale
ortodossa in Germania - nata nel febbraio del 2010 riunisce tutti e 17 i
vescovi ortodossi con riconoscimento canonico che presiedono una
diocesi in Germania o che sono a capo di una Comunità in Germania – così
come i responsabili delle Chiese vetero-orientali.
La maggior parte degli ortodossi residenti in Germania appartengono
ad una delle Chiese dell’ortodossia bizantina. Il patriarcato ecumenico,
la Chiesa russa, serba, rumena e bulgara hanno a loro volta fondato
delle proprie diocesi in Germania. Le altre comunità ortodosse sono
assegnate alle diocesi della loro chiesa per l’Europa con sedi vescovili
fuori della Germania.
Nel suo discorso il Papa ha riconosciuto che “fra le Chiese e le
comunità cristiane, l’Ortodossia, teologicamente, è la più vicina a noi;
cattolici ed ortodossi hanno entrambi la medesima struttura della
Chiesa delle origini. Così possiamo sperare che non sia troppo lontano
il giorno in cui potremo di nuovo celebrare insieme l’Eucaristia”.
Il Pontefice ha quindi ricordato che il milione e seicentomila
cristiani ortodossi ed ortodossi orientali, che vivono in Germania sono
ormai “diventati parte costitutiva della società, contribuendo a rendere
più vivo il patrimonio delle culture cristiane e della fede cristiana
in Europa”.
Successivamente, si è detto felice “dell’intensificazione della
collaborazione pan ortodossa, che negli ultimi anni ha fatto progressi
essenziali” ed ha notato come “la fondazione delle Conferenze Episcopali
Ortodosse là dove le Chiese ortodosse sono in diaspora, è espressione
delle salde relazioni all’interno dell’ortodossia”.
“Sono contento che lo scorso anno anche in Germania si sia fatto tale
passo”, ha sottolineato ed ha espresso l'auspicio che “le esperienze
che si vivono in queste Conferenze Episcopali rafforzino l’unione tra le
Chiese ortodosse e facciano progredire gli sforzi per un concilio
pan-ortodosso”.
“Rimane altrettanto importante la continuazione del lavoro per
chiarire le differenze teologiche, perché il loro superamento è
indispensabile per il ristabilimento della piena unità, che auspichiamo e
per la quale preghiamo – ha tuttavia evidenziato –. È soprattutto sulla
questione del primato che dobbiamo continuare gli sforzi nel confronto
per la sua giusta comprensione”.
Le parole del Papa sono state poi un incoraggiamento a “una
testimonianza pacifica per la comprensione e per la comunione tra i
popoli” unita all'annuncio del “miracolo dell’incarnazione di Dio” di
fronte alle tendenze che puntano a “'liberare" la vita pubblica da Dio”.
Di qui anche l'appello del Papa a un impegno comune “per la
protezione della vita umana dal suo concepimento fino alla sua morte
naturale” contro “ogni intervento manipolatore e selettivo nei confronti
della vita umana”e per la difesa della “integrità” e della “singolarità
del matrimonio tra un uomo e una donna da ogni interpretazione
sbagliata”.
“Qui – ha concluso – l’impegno comune dei cristiani, tra cui tanti
fedeli ortodossi ed ortodossi orientali, dà un contributo prezioso per
l’edificazione di una società che può avere un futuro, nella quale si
porta il dovuto rispetto alla persona umana”.
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