Correva l'anno 2008 (se non erro) e con tanta enfasi ancora ci si
ricordava dei nostri poveri EMIGRANTI, sballottati nei vari paesi
europei ed extraeuropei perchè la loro Patria ingrata non era in grado
di dare loro ciò che la Costituzione Italiana al primo punto sostiene:
Repubblica fondata sul lavoro. A quei tempi i "nostri politici di paese"
correvano in Germania, specialmente, per fare campagna elettorale e
conquistare i voti dei nostri paesani i quali con slancio premiavano
e continuano a premiare la classe politica Acquaformositana. Come
sdebitarsi con loro? Facile !!!! Costruire una stele in loro onore. E
detto ..... fatto. La si può ammirare perchè sempre sotto gli occhi di
chi passeggia in Corso Vittorio Em., villetta ulivicola, ex statale
105.
L'ho rivista, ancora una volta, l'altra sera ed avvicinandomi mi sono accorto che lacrime copiose le inondavano la facciata.
Le ho chiesto: "Perchè queste lacrime?"
E lei mi ha risposto: " Sono stata abbandonata, nessuno si ricorda più
di me, anche la Festa a me dedicata e insieme a me a coloro che io
rappresento, o rappresentavo, non c'è più. Ora considerato che io non
porto più dollari, franchi, marchi ed altro, sembra che dia fastidio e
faccia ombra a coloro che fino a ieri mi osannavano".
......................... Amara considerazione..... il Bissinis (come la chiamavano gli italo-americani) ha sconvolto tutto.
Le nostra antiche tradizioni dimenticate e messe da parte da feste che con la nostra cultura non hanno nulla da spartire.
Tutto viene suclassato dai nuovi idiomi, infatti qualcuno ha inventato
la nuova terminologia per il nostro popolo: "Cultura AFRO-ARBRESHE" !!!!
Ma cosa significa ? Ma cosa centra l'Africa con la nostra storia, le nostre radici?
Al Gruppo Folk di Acquaformosa chiederei di inserire, considerato che
vengono considerati NOSTRI, canti del Congo o del Sud-Africa.
.......................... Ed intanto la STELE... continua a piangere !!!!
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