giovedì 4 aprile 2019

Dal sito del confratello Padre Ambrogio di Torino

Il vescovo russo in Germania propone una visione sinodale per l'Assemblea dei vescovi ortodossi, in contrapposizione all'attuale struttura monopolista di Costantinopoli

 

foto: pravmir.ru

 Sua Eminenza l'arcivescovo Tikhon di Podolsk, capo della diocesi di Berlino e della Germania del Patriarcato di Mosca, ha recentemente inviato un appello ai membri dell'Assemblea dei vescovi ortodossi in Germania, proponendo una visione rinnovata della struttura dell'assemblea che permetterebbe continuare i suoi lavori durante questo periodo di crescenti tensioni nella Chiesa globale.
La lettera è pubblicata in tedesco sul sito diocesano e in traduzione inglese su Orthodoxie.com.
Come scrive l'arcivescovo Tikhon, il suo consiglio diocesano si è riunito di recente, ed è stato "costretto a notare che le azioni del patriarca Bartolomeo in Ucraina e il suo rifiuto di ascoltare la voce conciliare di molte Chiese locali, hanno notoriamente complicato la costruttiva cooperazione pan-ortodossa che in precedenza si stava svolgendo nelle diocesi all'estero, specialmente in Germania".
Secondo la decisione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa del 15 ottobre, i vescovi russi non possono partecipare a riunioni tenute sotto la presidenza del clero del Patriarcato di Costantinopoli. Mentre gli statuti della Commissione delle Chiese ortodosse in Germania inizialmente richiedevano l'elezione di un nuovo presidente della commissione ogni cinque anni, le assemblee della diaspora hanno invece operato sotto un "principio a favore del monopolio della gerarchia del Patriarcato di Costantinopoli" a partire dal 4° Convegno preconciliare pan-ortodosso a Chambésy nel giugno 2009.
L'arcivescovo Tikhon propone quindi di ritornare al metodo sinodale per la scelta di un presidente, che corrisponde più accuratamente alla realtà della Chiesa ortodossa e ai bisogni delle sue comunità della diaspora.
La lettera di sua Eminenza dice:
Eminenze ed Eccellenze,
Nel corso dell'incontro del Consiglio della diocesi ortodossa russa di Berlino e della Germania nel marzo di quest'anno, abbiamo discusso della situazione che si è sviluppata nel campo della cooperazione pan-ortodossa in Germania.
Dopo un attento esame della situazione attuale, i membri del Consiglio diocesano sono stati costretti a notare che le azioni del patriarca Bartolomeo in Ucraina e il suo rifiuto di ascoltare la voce conciliare di molte Chiese locali hanno notoriamente complicato la costruttiva cooperazione pan-ortodossa che aveva precedentemente svolgendosi nelle diocesi all'estero, specialmente in Germania. Condividendo il dolore dovuto all'oppressione vissuta dalla Chiesa ortodossa ucraina da parte dello Stato e dalle strutture scismatiche, e sottomettendosi alla decisione della propria gerarchia, i vescovi e il clero della Chiesa ortodossa russa sono costretti a sospendere la loro partecipazione alle riunioni tenute sotto la presidenza del clero del Patriarcato di Costantinopoli.
Ciò è tanto più triste, in quanto in Germania abbiamo compiuto molto in questi 25 anni, grazie alla comunione fraterna e al lavoro congiunto degli arcipastori e del clero delle diocesi ortodosse, in primo luogo nell'ambito della Commissione delle Chiese ortodosse in Germania (KOKiD) e poi nell'Assemblea dei vescovi ortodossi in Germania (OBKD). Si dovrebbero menzionare in particolare i successi ottenuti nel campo dell'istruzione e del catechismo, del lavoro sociale, del lavoro giovanile, dei legami con la società e i media e della collaborazione con i rappresentanti della Chiesa cattolica romana ed evangelica della Germania, nonché con altre organizzazioni religiose.
Cari fratelli vescovi, tenendo conto di tutto ciò, è necessario fare tutto il possibile, non solo per non perdere, ma piuttosto per moltiplicare ciò che è stato realizzato negli ultimi decenni. Per questo, dobbiamo usare tutte le possibilità disponibili che ci aiuterebbero a continuare il fruttuoso lavoro per il bene del pleroma della Chiesa ortodossa in Germania. Uno di questi è il ritorno alla vera sinodalità della Chiesa, basata sui principi dell'uguaglianza gerarchica e dell'amore fraterno.
Nell'interesse esclusivo del bene della Chiesa, proponiamo di esaminare la questione della rotazione regolare, e quindi della libera elezione del presidente dell'Assemblea dei vescovi ortodossi in Germania, tra tutti i suoi partecipanti. In questo caso, tutti i vescovi ortodossi della Germania, indipendentemente dalla loro giurisdizione, potranno continuare a lavorare per la gloria della santa Chiesa. E questa opzione potrebbe essere proprio quella che getta le basi per la progressiva guarigione della ferita che attualmente affligge il corpo di Cristo.
In questa situazione, dove da una parte troviamo ambizioni di potere da parte del Patriarcato di Costantinopoli, che ha purtroppo perso la comprensione della propria identità, e dall'altra, la preoccupazione dell'unità e del benessere della Chiesa ortodossa, tale opzione per risolvere il problema sembra essere l'unica possibile. Vorremmo anche ricordare che il principio dell'elezione del presidente per un periodo limitato di cinque anni è stato inizialmente approvato negli statuti della Commissione delle Chiese ortodosse in Germania (KOKiD). Il cambiamento di questo principio a favore del monopolio della gerarchia del Patriarcato di Costantinopoli è legato alle decisioni prese dalla quarta conferenza preconciliare pan-ortodossa che si è tenuta a Chambésy, il 6 e 12 giugno 2009. Tali decisioni non corrispondono più ai requisiti e alle vere necessità della Chiesa nel mondo moderno, tenendo conto degli eventi che si sono verificati da allora, specialmente durante lo scorso anno.
Sottolineiamo ancora una volta che questa proposta è causata dai reali bisogni della Chiesa ortodossa nella diaspora. Vi esortiamo, cari confratelli vescovi, a rafforzare insieme alla Chiesa ortodossa russa le vostre preghiere per l'unità della santa Ortodossia, in modo che la Chiesa possa essere preservata da divisioni e scismi. Esprimiamo la speranza che con i nostri sforzi congiunti e con l'aiuto di Dio, saremo in grado di superare la crisi che è sorta e che, nello spirito di amore e di pace, continueremo il nostro ministero per il bene della santa Chiesa e il popolo di Dio in tutto il mondo, e specialmente in Germania, che è sotto la nostra cura pastorale".
Amburgo, 19 marzo 2019
+ TIKHON
Arcivescovo di Podolsk
Capo della diocesi di Berlino e Germania della Chiesa ortodossa russa / Patriarcato di Mosca

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