L’anno 2008 oramai volge al termine, ancora sento nelle orecchie l’eco dei festeggiamenti che annunciavano, un anno fa, l’arrivo di questo duemilaotto, con promesse e tante speranze che ciò di cui si andava a chiedere venisse realizzato. Ora quei desideri, forse in parte, sono stati realizzati, altri sono in fase di realizzazione, altri ancora non hanno mai visto neanche la luce ed altri sono abortiti nel corso dell’anno. Questo purtroppo è il destino dei nostri pensieri, non sempre raggiungono la meta prefissata. Però, qualcosa, per ciò che riguarda la nostra Fede, ha avuto un parto meraviglioso, e con l’aiuto del buon Dio, protetti dal manto della Beata Vergine Maria e sorretti dalle preghiere di Santa Caterina Megalomartire, abbiamo potuto realizzare e portare a compimento un progetto che sembrava irrealizzabile e di cui nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato. Ma il Signore ha benedetto il progetto e ci ha fatto realizzare ed edificare, in un paese italo-albanese, dopo cinque secoli, una cappella di Fede ORTODOSSA. Ortodossa come il popolo venuto in terra di Calabria al tempo dell’invasione dei Balcani da parte dei turchi ottomani, i quali per sfuggire alle barbarie degli invasori, abbandonarono le loro terre, i loro averi e i loro cari e si rifugiarono in una terra molte volte inospitale, ma che ha permesso loro, col passere dei secoli, di diventare persone e popolo rispettabilissimo. In più questo popolo diviso e spezzettato, per quasi tutta l’Italia meridionale, si è reso utilissimo in tutti i momenti di lotta, per arrivare a quella che verrà chiamata l’Unità d’Italia. Questo popolo dopo aver sofferto le pene dell’inferno dal punto di vista economico e di inserimento nella realtà sociale ospitante, ha sofferto maggiormente dal punto di vista religioso; molti paesi causa le continue vessazioni della confessione dominante e dei suoi chierici, piccoli e grandi, hanno perso il Rito e la fede ortodossa ed anche la parlata che si erano portato durante la fuga dai turchi. Ora grazie a Dio, piano piano, qualcosa si sta muovendo, ed Acquaformosa è stata da apripista affinché nei nostri paesi ritornasse a rifiorire la Fede dei Padri. Speriamo, quando Dio lo vorrà, che anche altri paesi italo-albanesi, copino questo esempio, ed anche loro possano cercare un ripristino della Fede Ortodossa.
Abbiamo iniziato da poco, ma i frutti si sono visti, e molti acquaformositani, hanno voluto salutare con amore e con gioia, questo avvenimento, partecipando copiosamente alla Divina Liturgia che si celebra nella nostra piccola cappella-catacomba. Grazie Acquaformosa, la tua fede ti ha salvato.
Speriamo che il nuovo anno ci consegni frutti più abbondanti, strariempi la nostra piccola Chiesa e per tutto questo noi rendiamo lode al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli, dei secoli. Amìn
Fratelli, sorelle in Cristo e compaesani, di questo meraviglioso paese che si chiama Acquaformosa, un grazie che sgorga dal profondo del cuore di un vostro paesano, di un vostro figlio, ritornato alla Fede Ortodossa dei nostri Padri e che ora predica anche a voi, di fare ritorno alla vera e santa Fede. Per ogni figlio che ritorna, sia in cielo che sulla terra, scortati invisibilmente dalle anime di coloro che hanno combattuto per noi e per la nostra libertà, si farà una grande festa e il vitello grasso, verrà ammazzato per i festeggiamenti. Intanto mentre scrivo penso alla gioia di coloro che vedendo nel nostro paese un ritorno alla ortodossia, ci accompagnano mano nella mano verso traguardi di gioia e di amore vicendevole. Fratelli e Sorelle in Cristo AUGURI, Buon Anno, e che il 2009 sia veramente l’anno della rigenerazione del nostro popolo nella Fede dei Santi Padri.
P. Giovanni Capparelli – Prete Ortodosso
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