giovedì 25 dicembre 2008

Messaggio di Natale dell’Arcivescovo Innokentij di Chersoneso




Carissimi padri, fratelli e sorelle, amati nel Signore,
Desidero salutare tutti voi, carissimi, ed estendervi i miei migliori auguri nell’occasione della magnifica e salutare solennità del Natale del Signore.
Oggi, Colui che ha chiamato tutte le cose dal nulla all’essere – che sono nei cieli o sulla terra – ha guardato sulle sue proprie creature ragionevoli e si offre loro, scrive san Gregorio Palamas.
Difatti, l’incarnazione del Figlio di Dio, la sua misteriosa nascita dalla sempre Vergine, è innanzitutto un immenso ed ineffabile dono. Un dono di Dio non soltanto a tutta l’umanità, ma anche a ciascuno di noi, uomini e donne concreti. Il Figlio eterno di Dio, che nulla può contenere, nato in una miserabile greppia, in fondo ad una fredda grotta, per salvare ognuno di noi attraverso il dono della sua propria vita e della sua umanità assunta, per illuminarci, ci conduce sulla via della Verità e ci fa ritornare alla casa del Padre celeste.
Perciò la festa del Natale ci porta ogni anno una sensazione del tutto speciale, molto profonda, veramente intima, di gioia e di speranza. La sensazione che, di una forma inspiegabile e incomprensibile, nessuno di noi è dimenticato e ognuno di noi è amato. Amato in tale maniera che il miracolo della vita nuova in Cristo diventa molto vicina e veramente realizzabile. Questa vita comincia quaggiù, sulla terra, e prosegue nella beatitudine eterna.
Quest’anno, miei cari, i giorni della quaresima di Natale sono stati segnati da un profondo dolore: la Chiesa ortodossa russa ha perso il suo primate, il patriarca Alessio di Mosca e di tutta la Rus. Abbiamo accompagnato, sulla via che tutti gli uomini seguono, un padre la cui vita fu un esempio di dono di sé per il bene della Santa chiesa. Noi siamo testimoni di questo. Che la sua memoria sia eterna!
Ora che siamo alle soglie di un nuovo passo storico per la nostra chiesa, è importante mantenere il tesoro più prezioso che il Patriarca Alessio ci ha lasciato: l'unità spirituale della nostra Santa Chiesa.
Ancora e ancora, desidero rivolgervi i miei migliori auguri per la festa del Natale e del Nuovo Anno !
Che la grazia del nostro Signore Gesù Cristo, nato oggi dalla Vergine, sia con tutti voi.
Natale del Signore 2008/2009, Parigi

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