Domenica 14 Giugno 2009
Domenica di tutti i Santi
“Metodio Patriarca di Costantinopoli”
Tono VIII – Nessun Digiuno
Liturgia di San Giovanni Crisostomo
Antifone della festa:
1) Lettore: Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo,
ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.
Coro: Tes presvìes tis Theotòku,
Sòter, sòson imàs.
Lettore: Dhòxa to Patrì, kje to Iiò, kje to Aghìo Pnèvmati.
Kje nin, kje aì, kje is tus eònas ton eònon. Amìn.
Coro: Tes presvìes tis Theotòku,
Sòter, Sòson imàs.
2) Lettore: O Kìrios evasìlefsen, efprèpian
enedhìsato, enedhìsato
o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.
Coro: Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàsek nekròn, psàllondàs si:Alliluia.
Lettore: Dhòxa to Patrì, kje to Iiò, kje to Aghìo Pnèvmati.
Kje nin, kje aì, kje is tus eònas ton eònon. Amìn
Coro: O monoghjenìs Iiòs kje Lògos tu Theù, athànatos ipàrchon, kje katadhexàmenos dhià tin imetèran sotirìan sarkothìne ek tis Aghìas Theotòku kje aiparthènu Marìas, atrèptos enanthropìsas, stavrothìs te, Chrìstè o Theòs, thanàto thànaton patìsas, is on tis Aghìas Triàdos, sindhoxazòmenos to Patrì kje to Aghìo Pnèvmati, sòson imàs.
3) Lettore: Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo,
alalàxomen to Theò to
Sotìri imòn.
Coro: Ex ìpsus katìlthes, * o èfspla-
chnos, * tafìn katedhèxo *
triìmeron, * ìna imàs elefthe-
ròsis ton pathòn. * I zoì ke i
Anàstasis imòn, * Kìrie, dhòxa si.
Tropari - Tono VIII
Coro: Ex ìpsus katìlthes, * o èfsplachnos,
tafìn katedhèxo *triìmeron, *
ìna imàs eleftheròsis ton pathòn.
* I zoì ke I Anàstasis imòn, * Kìrie, dhòxa si.
(Tropario del Santo della Chiesa)
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Tropario della festa del giorno
La tua Chiesa, rivestita,
come di porpora e bisso, del
sangue dei martiri di tutto il
mondo, per mezzo loro a te,
o Cristo Dio, esclama: Abbi
pietà del tuo popolo, governa
e dona pace ai tuoi servi,
e concedi alle anime nostre
la tua grande misericordia.
Kontakion
Quali primizie della natura
l’universo offre a te, o Signore
e Creatore, i Teofori Martiri.
Per le loro preghiere, o
misericordioso, e per l’intercessione
della tua Divina
Madre, governa e conserva
in pace la tua Chiesa.
Apostolo (Eb. 11,33 - 12,2)
-Meraviglioso è Dio nei suoi Santi, il Dio
D’Israele. (Sal.67,36).
- Nelle assemblee benedite Dio, il Signore,
voi della stirpe di Israele. (Sal.67,27).
Lettura dalla lettera di San Paolo agli Ebrei.
Fratelli, i Santi tutti per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per
ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati, di loro il mondo non era degno!, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nel-
la corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.
Alliluia (3 volte).
- Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li
salva da tutte le loro angosce. (Sal.33,18).
Alliluia (3 volte).
- Molte sono le sofferenze dei giusti, ma li
libera da tutte il Signore. (Sal.33,20).
Alliluia (3 volte).
Vangelo (Mt. 10,32-33. 37-38 e 19,27-30)
Disse il Signore ai suoi Discepoli: Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Allora Pietro prendendo la parola disse: Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo? E Gesù disse loro: In verità vi dico: voi
che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà
seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi.
Megalinarion
Àxion estìn os alithòs makarìzin se tin Theotòkon,
tin aimakàriston kje panamòmiton kje Mitèra tu Theù imòn.
Tin timiotèran ton Chjeruvìm, kje endhoxotèran
asingrìtos ton Serafìm, tin adhiaftòros Theòn Lògon
tekùsan, tin òndos Theotòkon, se megalìnomen.
Kinonikon
Agalliàsthe, dhìkei, en Kirìo,
tis efthèsi prèpi ènesis.
Alliluia. (3 volte)
Fine
Gloria a Dio
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