Carissimo padre Giovanni,
grazie per aver risposto al mio commento in maniera così ampia. Da storico, devo dire che le lugubrazioni storiche di Fortino e dei suoi alleati, circa la venuta in Italia di gruppi di persone seguite da clero fedele ai dettami del concilio di Fierenze, è una bufala enorme, una bufala, che serve soltanto ad impinguare le loro pagine ed il loro asservimento a Roma.
Siamo d'accordo che gli Albanesi venuti in Italia erano Ortodossi.
Non ci può essere via di scampo a questa affermazione vera e giusta, scientificamente storica ed altrettanto parlando di ecclesiologia. Trattando la questione da un altro punto di vista, il termine uniatismo non si può accollare così facilmente a questo popolo.
Si perchè il termine uniata, dispregiativo introdotto dalle masnade greche, si affibia a quelle chiese, le quali una volta ortodosse, hanno abiurato l'ortodossia e SOTTOSCRITTO un atto di unione con Roma. Orbene, questo atto di unione non esiste in nessun archivio nè pubblico nè privato. De facto gli arbereshe sono uniati, ma de iure no. Difatto sono oggi non parte della Chiesa Cattolica, ma dei TOLLERATI. Ed è questo che i nostri preti non riescono a capire, si professano cattolici non vedendo che sono solo dei tollerati. E questo atteggiamento è sempre stato vivo nelle popolazioni, accanto alle quali gli albanesi hanno preso dimora.
Altro che capitoli di fondazione favorevoli!!!
No la storia deve dire sempre il vero, e deve saper distinguere tra il mito e la verità storica. Spero di poter continuare a disquisire con lei. Grazie.
Professor. Giorgio Dorangricchia
20 giugno 2009 13.55
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