Conclusa la visita del Patriarca in Siria e Libano
Si è conclusa il 15 novembre la visita ufficiale di Sua Santità il
Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill alla Chiesa ortodossa di
Antiochia, iniziata il 12 novembre.
Durante la visita il Patriarca ha discusso con Sua Beatitudine il
Patriarca della Grande Antiochia e di tutto l’Oriente Ignazio IV della
cooperazione bilaterale tra le due Chiese e tra tutti gli ortodossi, in
particolar modo i due gerarchi hanno parlato della preparazione del
Grande e Santo Concilio pan-ortodosso. Entrambi i Patriarchi hanno dato
testimonianza di un elevato livello di comprensione reciproca e di buone
relazioni. I primati delle due Chiese hanno una visione comune delle
prospettive di avanzamento della convocazione del Concilio e delle
condizioni necessarie per un positivo sviluppo del processo
pre-conciliare.
Tra gli argomenti discussi, è stato affrontato anche quello della
cura pastorale dei fedeli che vivono lontani dal proprio paese, e dello
sviluppo della cooperazione in materia di istruzione e di
pellegrinaggio.
Durante il pasto fraterno presso l’Istituto Teologico di Balamand, il
Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha ringraziato
calorosamente Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto
l’Oriente Ignazio per la fraterna ospitalità durante la visita, e ha
invitato Sua Beatitudine a fare a sua volta una visita ufficiale al
Patriarcato di Mosca.
Riferendosi a Sua Beatitudine il Patriarca Ignazio, il Patriarca
Kirill ha detto: “Ci conosciamo bene da circa 43 anni. Si tratta di un
tempo lungo. Coloro che sono nati quando noi abbiamo fatto conoscenza,
hanno già figli, forse anche nipoti. E durante questi 43 anni il mondo è
cambiato in modo irriconoscibile. Ricordo il nostro incontro nella
città svedese di Uppsala nel 1968, dove si svolgeva l’Assemblea del
Consiglio Ecumenico delle Chiese. Allora il mondo era attanagliato
dall’idea di rinnovamento, l’entusiasmo era grande, ma nessuno aveva
veramente capito che cosa ciò significasse. Sono passati gli anni, e
ricordiamo il vostro splendido intervento che proponeva un realismo
spirituale tra l’ottimismo allora esistente. E solo ora ci rendiamo
conto che non ci può essere nessun rinnovamento senza realismo, senza
fare affidamento sull’eterna, immutabile, verità morale. Se un
rinnovamento è accompagnato dalla degradazione dell’individuo, non è
rinnovamento; l’unica differenza è che a seguito di questo rinnovamento
otteniamo nuovi modelli di telefono cellulare, nuovi modelli di
automobili o aeroplani – ma così l’uomo non diventa più felice.
Non è per caso che mi rifaccio a questa storia di 40 anni fa. Nel
corso degli anni abbiamo avuto con voi rapporti fraterni e amichevoli.
Siamo sempre stati simili, e apprezzo molto questo fatto. Ecco perché
sono voluto venire alla Chiesa di Antiochia ad abbracciare Sua
Beatitudine: per pregare insieme a voi e per godere dei frutti della
vita della vostra Chiesa. E che bello è stato l’incontro finale di
questa visita con la comunità intellettuale della vostra Chiesa, con
professori, insegnanti, studenti dell’Università di Balamand! In qualità
di ex rettore della massima istituzione spirituale, mi sento “a mio
agio” quando comunico con gli studenti, quando respiro l’aria dei campus
universitari, dove il clima di apprendimento educativo e scientifico mi
ha sempre fatto molto bene.
E apprezzo il fatto che questa grande università sia una vostra idea.
Con la forza intellettuale e spirituale avete trasformato la Chiesa in
numerose realizzazioni, di cui, forse, la più importante è l’Università
di Balamand”.
Sua Santità ha anche ringraziato il rettore e gli alti rappresentanti
dell’Università di Balamand per la partecipazione al processo di
creazione di una scuola unica, in modo da unire con successo la
dimensione verticale e orizzontale della vita intellettuale.
Dall’Università di Balamand il Patriarca Kirill e la delegazione
della Chiesa Ortodossa Russa si sono diretti all’aeroporto di Beirut, da
dove hanno fatto ritorno a Mosca.
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