Importanza della collaborazione tra ortodossi secondo i Primati e rappresentanti di 7 Chiese Ortodosse
Il 21 Novembre 2011, dopo la fine dell’incontro dei Primati e
rappresentanti di sette Chiese ortodosse locali nella residenza
patriarcale del Cremlino, i partecipanti hanno condiviso un pasto
fraterno.
Oltre al Patriarca Kirill, erano presenti i Primati della Georgia,
della Chiesa ortodossa polacca, della Chiesa ortodossa di Cechia e
Slovacchia, e i membri delle delegazioni delle altre Chiese ortodosse
locali, venuti alla celebrazione del 65 ° anniversario di Sua Santità.
Hanno partecipato al pasto comune anche il presidente del Dipartimento
per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion,
il rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il Patriarca di
Mosca e di tutte le Russie Arcivescovo Niphon di Filippopoli, il vice
presidente del Dipartimento, arciprete Nikolaj Balashov.
Rivolgendosi ai presenti, il Patriarca Kirill ha sottolineato
l’importanza della collaborazione tra i rappresentanti della varie
Chiese Ortodosse locali in Europa Orientale. Dopo aver fatto menzione
delle prove attraversate da queste Chiese lungo il XX secolo, Sua
Santità ha detto: “Insieme stiamo superando le difficoltà di allora,
insieme preghiamo, ci confrontiamo. Oggi noi valutiamo da altre
posizioni ciò che accade alla nostra società, ai nostri paesi, ma nello
stesso tempo, nonostante tutta la diversità delle nostre esperienze
presenti, siamo coscienti di avere problemi comuni e approcci comuni
alla loro soluzione”.
Questa affermazione è giusta anche riguardo alla collaborazione
pan-ortodossa, cioè all’interazione di tutte le Chiese ortodosse locali
nella fase attuale, ritiene il Patriarca: “E io posso dire con grande
gratitudine a Dio che abbiamo davvero un’unità di visioni, come si
addice alla Chiesa. La Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, e l’unità
di posizioni è una manifestazione della Sua azione. Nella società
pluralistica di oggi, l’unanimità è vista con ironia: se c’è una visione
comune, la gente sospetta che manchi la libertà. Nella Chiesa è lo
Spirito Santo a guidare le persone, e l’unità di pensiero è la norma,
mentre la mancanza di unanimità la sopportiamo solo tenendo conto delle
nostre imperfezioni umane. E’ per questo che alla preghiera unanime e
alla Comunione a un solo calice, che ci hanno uniti ieri, oggi abbiamo
aggiunto la riflessione comune che, in piena apertura e con la massima
libertà di tutti i presenti, ha però rivelato una vera unanimità
ortodossa di posizioni”.
Sua Santità ha ringraziato i Capi e rappresentanti delle Chiese
ortodosse locali per la loro partecipazione alla celebrazione del suo
65° compleanno. “Che la benedizione di Dio rimanga sempre con ognuno di
voi, e lo Spirito Santo ci guidi e ci fortifichi, colmando ogni nostra
lacuna umana e ogni nostro limite, affinché possiamo servire il Signore
in unanimità di intenti, ognuno al proprio posto, ognuno col proprio
popolo”, ha concluso il Primate della Chiesa Russa. Ed ha aggiunto: “Più
ci incontriamo, e più ci rendiamo conto che pur vivendo in paesi
diversi ed appartenendo a culture differenti, abbiamo la stessa visione
delle cose. E finché questa unanimità di vedute si conserverà, sarà
salva l’unità della Chiesa Ortodossa in tutto il nostro piccolo gregge,
sparso per il mondo (cfr Lc 12, 32)”.
In seguito, ognuno degli invitati ha rivolto un saluto di augurio al
Patriarca Kirill, esprimendogli la gratitudine della propria Chiesa
locale per il suo impegno in favore di tutta l’Ortodossia.
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