Altra domenica di sangue in Nigeria
La nuova violenza anticristiana ha colpito due chiese a Jos e Biu
di Godonu Anthony Gbenayon
ROMA, martedì, 12 giugno 2012 (ZENIT.org)
- In Nigeria, la continua violenza contro i cristiani ha preso di mira,
domenica 10 giugno, due chiese: la prima situata nella città centrale
di Jos e la seconda nella cittadina di Biu, nel nordest del più popoloso
Paese dell'Africa, provocando numerosi morti e molti feriti.
Nella città di Jos, capoluogodello Stato centrale di Plateau, un
attentatore suicida si è fatto esplodere all'ingresso della Lord’s
Chosen Church, in Rukuba Road, uccidendo oltre all'attentatore almeno
una donna.
Nella rappresaglia da parte di giovani della zona, sono rimaste
uccise poi altre 5 persone secondo le forze di sicurezza della Special
Task Force (STF). Secondo quanto riferito da una dichiarazione firmata
da un funzionario dell'STF, Mdehyelya Marcus, 28 fedeli sono stati
feriti nell'esplosione, che ha provocato il crollo dell'edificio.
In un altro attacco avvenuto nella città di Biu, nello Stato
nordorientale di Borno, un gruppo di uomini armati ha preso d'assalto
una chiesa uccidendo diversi fedeli. “Tre uomini armati sono entrati nel
perimetro della chiesa e hanno cominciato a sparare alla gente fuori
della chiesa prima di entrare nell'edificio principale per portare a
termine le loro uccisioni”, ha raccontato un testimone oculare, Hamidu
Wakawa, che al momento dei fatti era nella chiesa. “Molte persone sono
state uccise e ferite”, ha aggiunto.
Domenica 3 giugno, un attentatore suicida a bordo di una macchina si è
schiantato contro una chiesa cristiana nella cittadina di Yelwa, nello
Stato di Bauchi, uccidendo almeno 12 persone.
Nel frattempo, la temuta setta islamica Boko Haram ha rivendicato la
responsabilità per gli ultimi attacchi e minacciato nuove violenze
contro i cristiani. In una conferenza telefonica da un presunto
portavoce, il gruppo ha detto ai giornalisti nella città nordorientale
di Maiduguri: “Noi siamo responsabili per l'attacco suicida contro una
chiesa di Jos e anche per l'altro attacco contro un'altra chiesa in Biu.
Abbiamo lanciato questi attacchi per dimostrare che la sicurezza
nigeriana sbaglia e per sfatare il loro proclamo che siamo stati
indeboliti dalla repressione militare”. I militanti della setta
anti-occidentale hanno ucciso finora più di 1.000 persone, di cui molti
cristiani.
[Traduzione dall'inglese a cura di Paul De Maeyer]
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