La crisi demografica sfida per tutti i cristiani
MOSCA, 18. La cultura di massa si oppone oggi apertamente ai valori cristiani, nella misura in cui essa si poggia sul culto del successo, del consumo, del piacere sfrenato, educando la società, e soprattutto i giovani, all'egoismo e alla libertà eccessiva: lo ha detto il metropolita di Volokolamsk, Ilarione, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, intervenendo nei giorni scorsi all'assemblea del Consiglio interconfessionale cristiano della Comunità degli Stati indipendenti e dei Paesi baltici, svoltasi nella capitale russa.
"Dobbiamo imparare a tradurre il nostro messaggio positivo nella lingua della cultura contemporanea", ha spiegato il responsabile ortodosso, secondo il quale "i valori positivi non devono essere più formulati come categorie astratte ma essere inseriti nella trama della lingua dell'arte, del cinema, della musica e della pittura. Questo modo di annunciare i valori positivi può non solo riabilitarli ma renderli anche più facilmente assimilabili, dando loro una dimensione viva, esistenziale".
All'assemblea, dedicata al tema "Uno sguardo sul futuro, il capitale umano. Mezzi per arrestare la crisi demografica", hanno partecipato - come riferisce il sito web della Chiesa ortodossa russa - anche l'arcivescovo di Madre di Dio a Mosca, Paolo Pezzi, e il capo del Dipartimento per le relazioni esterne dell'Unione dei cristiani battisti evangelici di Russia, Vitali Vlasenko, che assieme a Ilarione sono co-presidenti del Consiglio interconfessionale cristiano. Nel suo discorso, monsignor Pezzi ha sottolineato l'attualità del tema affrontato: "Oggi - ha detto - proseguiamo il lavoro cominciato, con l'auspicio che questo comune impegno apporti un contributo alla soluzione di un problema da cui dipende, senza esagerazioni, la prosperità materiale e spirituale delle generazioni future dei nostri Paesi e di tutta l'umanità". L'allocuzione centrale è stata pronunciata dal metropolita Ilarione, che ha ricordato quanto fossero numerose, fino al XX secolo, le famiglie russe ed europee, indipendentemente dal loro reddito e stato sociale. Oggi invece - ha osservato - tali nuclei sono una rarità, contando, quelli tipo, uno o due figli. Cosa fare? "Innanzitutto, occorre ricordare alle persone le verità morali, creare un clima e condizioni sociali favorevoli alle famiglie numerose", ha affermato Ilarione, ricordando iniziative di sostegno realizzate in alcune parrocchie di Mosca. "L'aiuto sociale deve essere una delle priorità del nostro lavoro parrocchiale e pastorale", ha precisato, aggiungendo che "tutte le forze vive della società devono unirsi per arrestare l'estinzione della popolazione e invertire la tendenza allarmante che ha prevalso in questi ultimi decenni. La crescita demografica ha bisogno di essere stimolata a livello economico e finanziario ma dipende anche dalla diffusione della parola di Dio".
"Dobbiamo imparare a tradurre il nostro messaggio positivo nella lingua della cultura contemporanea", ha spiegato il responsabile ortodosso, secondo il quale "i valori positivi non devono essere più formulati come categorie astratte ma essere inseriti nella trama della lingua dell'arte, del cinema, della musica e della pittura. Questo modo di annunciare i valori positivi può non solo riabilitarli ma renderli anche più facilmente assimilabili, dando loro una dimensione viva, esistenziale".
All'assemblea, dedicata al tema "Uno sguardo sul futuro, il capitale umano. Mezzi per arrestare la crisi demografica", hanno partecipato - come riferisce il sito web della Chiesa ortodossa russa - anche l'arcivescovo di Madre di Dio a Mosca, Paolo Pezzi, e il capo del Dipartimento per le relazioni esterne dell'Unione dei cristiani battisti evangelici di Russia, Vitali Vlasenko, che assieme a Ilarione sono co-presidenti del Consiglio interconfessionale cristiano. Nel suo discorso, monsignor Pezzi ha sottolineato l'attualità del tema affrontato: "Oggi - ha detto - proseguiamo il lavoro cominciato, con l'auspicio che questo comune impegno apporti un contributo alla soluzione di un problema da cui dipende, senza esagerazioni, la prosperità materiale e spirituale delle generazioni future dei nostri Paesi e di tutta l'umanità". L'allocuzione centrale è stata pronunciata dal metropolita Ilarione, che ha ricordato quanto fossero numerose, fino al XX secolo, le famiglie russe ed europee, indipendentemente dal loro reddito e stato sociale. Oggi invece - ha osservato - tali nuclei sono una rarità, contando, quelli tipo, uno o due figli. Cosa fare? "Innanzitutto, occorre ricordare alle persone le verità morali, creare un clima e condizioni sociali favorevoli alle famiglie numerose", ha affermato Ilarione, ricordando iniziative di sostegno realizzate in alcune parrocchie di Mosca. "L'aiuto sociale deve essere una delle priorità del nostro lavoro parrocchiale e pastorale", ha precisato, aggiungendo che "tutte le forze vive della società devono unirsi per arrestare l'estinzione della popolazione e invertire la tendenza allarmante che ha prevalso in questi ultimi decenni. La crescita demografica ha bisogno di essere stimolata a livello economico e finanziario ma dipende anche dalla diffusione della parola di Dio".
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