lunedì 28 dicembre 2020

Messaggio di Natale dell’esarca patriarcale dell’Europa occidentale, metropolita Antonij di Korsun e dell’Europa occidentale

 

 Benemati confratelli nel Signore, arcipastori, presbiteri e diaconi, monaci e monache, cari fratelli e sorelle!Mi congratulo di cuore con tutti voi per la festa della Natività di Cristo!Dopo molti giorni di digiuno, siamo stati di nuovo onorati di raggiungere questo santo giorno e di inchinarci con riverenza alla mangiatoia in cui si rivela il Signore, giunto “per noi uomini e per la nostra salvezza”.Dio si è compiaciuto di bussare alla porta di un mondo che non lo aspettava, che non lo ha accettato, chefin dai primi giorni della vita del divino bambino ha scatenato tutta la sua malizia contro colui che ha portato la salvezza sulla terra nella mitezza e nell’umiltà e ha aperto all’umanità le porte del regno dei cieli. Tuttavia, nonostante tutta la profondità del male umano, è stato sconfitto dall’amore di Dio, e questa grande vittoria è la garanzia di una speranza duratura.Quest’anno andiamo incontro alla festa della Natività di Cristo in circostanze difficili. La pandemia di infezione da coronavirus ha notevolmente cambiato le nostre vite. Ciò che sembrava così banale e familiare oggi è divenuto improvvisamente inaccessibile. Ciò a cui prima non davamo peso ha rivelato un valore precedentemente nascosto. Forse non abbiamo mai pensato seriamente a quanto significhino per noi la salute, la comunicazione con i familiari e gli amici, la preghiera nella chiesa di Dio, tutte le volte che il cuore ci comanda. Oggi, sopportando molte privazioni e avversità, stiamo imparando a dare un nuovo valore alla nostra vita.Stando alle soglie del nuovo anno e riassumendo i risultati dell'anno che se ne va, impariamo, sulle orme del retaggio del santo apostolo Paolo, a ringraziare Dio per ogni cosa e a vedere in ogni cosa l'azione della sua ineffabile provvidenza, che ci conduce sulla via del regno dei cieli.Guardando le prove che hanno colpito l’umanità, noi, da credenti, non ci perdiamo d’animo, e ora, stando davanti al presepe del Natale, guardiamo con speranza al divino bambino che tende verso di noi le sue mani. Crediamo che il Signore che ha infranto le porte dell’inferno e ha vinto la morte con la morte libererà presto il mondo dalla dannosa epidemia, garantirà la guarigione ai malati e consolerà chi si trova nel dolore.Vi rivolgo, cari vladyki, padri, fratelli e sorelle, le mie più sincere congratulazioni per la Natività di Cristo e per l’anno nuovo che viene. Possa il prossimo anno essere per tutti noi pacifico e benedetto.+ ANTONIJ,metropolita di Korsun e dell’Europa occidentale,esarca patriarcale dell’Europa occidentale.

 Natività di Cristo, 2020/2021

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