Tema:
Domenica 13 Dicembre presso la Parrocchia della Chiesa ortodossa Arbëreshe del Patriarcato di Mosca ad Acquaformosa, si è svolta la celebrazione della Divina Liturgia mensile. Nonostante la Cappella è inserita, come nei tempi antichi dei primi cristiani quando le grandi chiese o le cattedrali non esistevano, nella cucina della casa paterna del parroco, c’era un nutrito numero di fedeli ad accompagnare, cantando le lodi al Signore, l’ufficiatura.
Nel pomeriggio il parroco della chiesa cattolica, come fa da qualche tempo, riunisce il popolo cristiano del paese per discutere e conversare di problemi vari.
Sembra che qualche fedele abbia riferito nel corso della riunione che presso la nostra Chiesa c’era un nutrito numero di persone ad assistere alla Divina Liturgia e che qualcuno abbia sostenuto che c’erano più fedeli presso la Chiesa Ortodossa che quella parrocchiale.
Furbescamente il parroco ha interrogato i fedeli presenti chiedendo l’identità di chi frequenta la Parrocchia ortodossa, i quali candidamente hanno fatto nomi e cognomi.
Svolgimento:
Da questo stato di cose e di avvenimenti, il parroco, intelligentemente, non si è permesso di alzare la voce, perché è cosciente che la Chiesa Parrocchiale Ortodossa, essendo parte integrante del grande Patriarcato Ortodosso di Mosca, è legittimamente autorizzata, nell’ambito del territorio italiano, di aprire Chiese, Parrocchie, Missioni o Cappelle, per espletare la sua funzione ecclesiale.
Articolo 8 della Costituzione Italiana: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze."
Quindi tutti i cittadini italiani, io parlo di cittadini italiani, nati cresciuti e dimoranti nel territorio italiano e in particolare in quello di Acquaformosa, sono liberi di seguire la propria coscienza anche nella scelta di frequentare sporadicamente la Chiesa che ritengono più opportuno. La libertà è una prerogativa del cittadino dal punto di vista giuridico, la libertà dal punto di vista Cristiano è qualcosa di più sublime. Cristo con la sua venuta, ‘quando venne la pienezza dei tempi’, ci ha ridato quella libertà che il principe di questo mondo, nel corso dei millenni ci aveva tolto. E questa libertà, per l’umanità , è diventata la presa di coscienza del suo essere “Creatura di Dio” e recuperare la sua dimensione divina.
I fedeli, che una volta al mese frequentano la Chiesa Parrocchiale Ortodossa, sanno molto bene e possono anche testimoniarlo, che il Parroco ortodosso non ha mai, dico mai, sparlato contro la consorella parrocchia cattolica del paese; ha spiegato solamente la differenza, anzi le differenze che intercorrono tra le due strutture ecclesiali.
Era doveroso che i fedeli comprendessero le diversità e le uguaglianze, le analizzassero e di conseguenza recepissero le spiegazioni, fatte sempre in modo garbato, semplice e sintetico.
Se quindi i fedeli hanno continuato a seguire la Liturgia presso la Chiesa Ortodossa, vuol dir che nessuno ha coartato pesantemente e diabolicamente la loro coscienza.
Io mi chiedo, come mai nessuno si strappa le vesti se in paese aumentano i seguaci dei Testimoni di Geova (e ce ne sono veramente tanti), mentre si fanno fuoco e fiamme per denigrare una Chiesa canonica, con cui Roma intrattiene rapporti di stima e fratellanza ed è sicuramente la Chiesa ortodossa più potente della terra e cercare con grida e schiamazzi, inopportuni, di intimorire un popolo libero e cosciente come quello di Acquaformosa che innegabilmente non ha bisogno di essere ammonito da chi con la realtà italo-albanese, la sua storia, le sue tradizioni politiche e religiose non ha nulla da spartire in quanto nato a migliaia e migliaia di km lontano, parla una lingua diversa dalla nostra, ed è stato catapultato nel nostro comune per grazia ricevuta? Assurdo !!!!!!!
Ora, noi Arbresh, nonostante nel nostro trascorso passato abbiamo dovuto subire umiliazioni da parte di potenti e signorotti ignoranti, quando pensavamo che potevamo avere una vita tranquilla e pacifica, in pieno secondo millennio, ecco che all’orizzonte spuntano nubi nere come la pece, impersonificate attualmente da chi, solamente perché indossa una veste nera e porta un colletto bianco, si arroga il diritto di umiliare le nostre madri di famiglia, le quali mentre cercano una parola di conforto, ricevono invece una bastonata tra i denti.
Vergogna !!!
Invece di prendere esempio da queste sante donne, le quali con tanti sacrifici portano avanti la propria famiglia e l’educazione dei propri figli, che si dannano per far quadrare i bilanci familiari causa recessione e crisi, che almeno la domenica si ritagliano un orario per seguire la Divina Liturgia e per avvicinarsi al Signore, succede il contrario, ricevono umiliazioni e mortificazioni da chi potrebbe essere certamente loro figlio.
Mai nel passato è successo una cosa del genere, mai il nostro compianto parroco P. Vincenzo Matrangolo, di felice memoria, si è permesso di sgridare il suo gregge, mai ha alzato la voce contro il suo popolo ed in special modo contro le madri di Acquaformosa.
Ed ecco che invece di trovare grazia, le nostre mamme trovano giustizia.
Per questi motivi si alza con forza e senza tentennamenti, la voce di un figlio della Terra di Acquaformosa, che voi conoscete molto bene perché di lui sapete vita e miracoli, Prete Ortodosso come i nostri Avi per primi venuti in Italia, che dopo attenta analisi e tanto studio è ritornato alla Fede dei nostri Santi e Martiri Padri, il quale consiglia ai fedeli di Acquaformosa: “ Sorelle e Fratelli, non abbiate paura, non intimoritevi, non preoccupatevi, non angustiatevi, non addoloratevi, ricordatevi che nessuno, dico nessuno, può costringervi ed obbligarvi ad agire contro la vostra volontà. Siate coscienti delle vostre azioni e delle vostre scelte, perché solo di uno dobbiamo avere timore, e questi è Gesù Cristo, Figlio di Dio, Seconda Persona della Santissima Trinità. Quando vorrete venire presso la nostra e vostra Chiesa, quella Ortodossa, la porta la troverete sempre aperta e nessuno sarà dietro questa porta ad angustiarvi e tormentarvi. Anzi ci sarà sempre il Parroco a ringraziarvi e ricevervi con il sorriso e la riverenza che vi meritate. La vostra libertà di scelta sarà la sua libertà ed il suo orgoglio di darvi il benvenuto.”
Per questo vi aspetta sempre più numerosi presso la Chiesa di Santa Caterina Megalomartire ogni qualvolta ci sarà la celebrazione della Divina Liturgia.
Invece di prendere esempio da queste sante donne, le quali con tanti sacrifici portano avanti la propria famiglia e l’educazione dei propri figli, che si dannano per far quadrare i bilanci familiari causa recessione e crisi, che almeno la domenica si ritagliano un orario per seguire la Divina Liturgia e per avvicinarsi al Signore, succede il contrario, ricevono umiliazioni e mortificazioni da chi potrebbe essere certamente loro figlio.
Mai nel passato è successo una cosa del genere, mai il nostro compianto parroco P. Vincenzo Matrangolo, di felice memoria, si è permesso di sgridare il suo gregge, mai ha alzato la voce contro il suo popolo ed in special modo contro le madri di Acquaformosa.
Ed ecco che invece di trovare grazia, le nostre mamme trovano giustizia.
Per questi motivi si alza con forza e senza tentennamenti, la voce di un figlio della Terra di Acquaformosa, che voi conoscete molto bene perché di lui sapete vita e miracoli, Prete Ortodosso come i nostri Avi per primi venuti in Italia, che dopo attenta analisi e tanto studio è ritornato alla Fede dei nostri Santi e Martiri Padri, il quale consiglia ai fedeli di Acquaformosa: “ Sorelle e Fratelli, non abbiate paura, non intimoritevi, non preoccupatevi, non angustiatevi, non addoloratevi, ricordatevi che nessuno, dico nessuno, può costringervi ed obbligarvi ad agire contro la vostra volontà. Siate coscienti delle vostre azioni e delle vostre scelte, perché solo di uno dobbiamo avere timore, e questi è Gesù Cristo, Figlio di Dio, Seconda Persona della Santissima Trinità. Quando vorrete venire presso la nostra e vostra Chiesa, quella Ortodossa, la porta la troverete sempre aperta e nessuno sarà dietro questa porta ad angustiarvi e tormentarvi. Anzi ci sarà sempre il Parroco a ringraziarvi e ricevervi con il sorriso e la riverenza che vi meritate. La vostra libertà di scelta sarà la sua libertà ed il suo orgoglio di darvi il benvenuto.”
Per questo vi aspetta sempre più numerosi presso la Chiesa di Santa Caterina Megalomartire ogni qualvolta ci sarà la celebrazione della Divina Liturgia.
Grazie Mamme, siete il perno della società Acquaformositana.
Con profonda stima ed ammirazione, il Vostro affezionatissimo Figlio
Padre Giovanni Capparelli
Con profonda stima ed ammirazione, il Vostro affezionatissimo Figlio
Padre Giovanni Capparelli
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