La chiesa greca dona il patrimonio
immobiliare alla nazione in difficoltà
(ASI) “La chiesa ortodossa greca sarebbe pronta a cedere parte del suo vasto patrimonio immobiliare per aiutare il paese a contrastare la grave crisi economica”.Questo il seguito: “A rendere nota la proposta non e’ stato un prelato piu’ o meno titolato da un balcone, o da uno scranno messo su per l’occasione, ma “il ministro delle Finanze ellenico, Evangelos Venizelos, al termine di un colloquio con il l’arcivescovo Ieronymos II, massima autorita’ spirituale della nazione”.
Discrezione e concretezza.Gia’ la
nazione. Insomma i greci hanno ancora una nazione, e un prelato va dal
ministro e gli dice, questi sono i nostri beni e sono a disposizione
della nazione. Il prelato ha detto al ministro di essere anche “molto
ottimista sulle possibilita’ di cooperazione con la chiesa su strumenti
pratici per alleviare le sofferenze dei piu’ bisognosi”.Il religioso ha
detto infine che le trattative sono “molto costruttive” e ha promesso
che “la chiesa continuera’ a combattere per la gente in questi momenti
cruciali”.Parole semplici, fatti. E da noi? Un fiume di denaro va dallo
stato alle confessioni religiose: ad es. cio’ che va alla Chiesa
cattolica deve essere impiegato “per esigenze di culto della
popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore
della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo”.Di che cifre
parliamo? Nel 2008 di 1002 milioni di euro (fonte Wikipedia, “Otto per
mille”), che nel 1990 erano 398, ovviamente ripartite fra le varie
religioni. Non conosco le proporzioni, ma e’ facile ipotizzare, dati i
rapporti numerici, che vada quasi tutto alla Chiesa cattolica.Ora,
quest’ultima ha anche un patrimonio immobiliare, infatti, secondo una
stima di Franco Alemani del gruppo Re, si sa che «Il 20-22% del
patrimonio immobiliare nazionale è della Chiesa». Si tratta di
donazioni, lasciti (erano proibite nell’Ottocento in vari stati
europei), e quindi spessissimo di rendite che vanno ad aggiungersi ai
contributi dello Stato (perche’ l’8 per mille e’ sottratto alla
fiscalita’ generale, non e’ qualcosa in piu’ che i contribuenti
danno).Che fara’ la Chiesa, o le Chiese di fronte al grande debito
nazionale e alle sofferenze che ci attendono? Tremonti intanto, in attesa
che si faccia vivo qualcuno, sull’esempio della Grecia, si prende tutto
quel riesce a prendere ai poveri risparmiatori. Ma di questo abbiamo
parlato ampiamente e per ora soprassediamo.
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