domenica 18 marzo 2012

Dal sito amico: http://makj.jimdo.com/

PRESUPPOSTI INDISPENSABILI ALL’UNIONE
 
TRA LA CHIESA ORTODOSSA E LA CHIESA CATTOLICA ROMANA
  
di p. Kosmas aghiorita
        
Volendo essere concreti e non perdere tempo in interminabili ed inutili discussioni e chiacchiere sull’unione delle due Chiese, di fronte a Dio e agli uomini, suggeriamo le seguenti indispensabili condizioni:
    1)  Che vengano aboliti il dogma del primato ed il dogma dell’infallibilità papale e si faccia ritorno, da parte dei cattolici romani, all’antica tradizione apostolica. “Allora sembrò bene agli apostoli, ai presbiteri insieme a tutta la Chiesa” (Atti 15,22);
        2) Si ritorni al sistema sinodale (conciliare) di governo della Chiesa, quando essa era indivisa durante il primo millennio. Secondo tale sistema i Concili Ecumenici erano al di sopra di papi e di patriarchi che spesso venivano smentiti e condannati dal concilio come eretici (v. papa Onorio, condannato dal sesto concilio ecumenico);
        3) Deve essere abolito ufficialmente il dogma cattolico-romano della processione dello Spirito Santo anche dal Figlio (“Filioque”) affinché si obbedisca alle parole dello stesso Gesù Cristo nel Vangelo “Quando verrà il Paraclito che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre...”. Non bisogna infatti confondere processione ed invio. Questa abolizione sarà anche ritorno all’antica tradizione della Chiesa indivisa quando, nel secondo Concilio ecumenico (Costantinopoli, 381 d.C.), pure i rappresentanti di Roma si attennero alle decisioni prese in merito. Sfortunatamente, sotto l’influenza dei franchi, in modo completamente arbitrario e senza il consenso di tutta la Chiesa, il dogma suddetto venne in seguito introdotto e imposto. Esso fu una delle cause principali dello scisma dell’allontanamento di Roma dalla Chiesa.
            4) La Chiesa Ortodossa, fedele alle parole del Salvatore e alla tradizione apostolica, conserva l’antico uso di comunicare i fedeli con entrambe le specie del pane (Corpo) e del vino (Sangue) “bevetene tutti”;
        5) Come sappiamo, Cristo fu battezzato nel fiume Giordano, ossia per immersione completa del corpo nell’acqua. La triplice immersone simboleggia i tre giorni della sua morte e resurrezione. Così anche noi, cristiani, con il battesimo, facciamo morire il “vecchio uomo” del peccato originale e risorgiamo in Cristo. La Chiesa di Roma, dal XII secolo in poi, ha abbandonato l’antico rituale adottando la pratica dell’aspersione di un pò d’acqua sulla fronte, cosa che differisce molto dal battesimo di Cristo e degli apostoli. Ecco perché gli ortodossi consideravano il battesimo cattolico incompleto;
        6)  Per i cattolici la Grazia proveniente da Dio è creata, mentre per gli ortodossi è increata come, per citare un esempio storico, la luce che avvolse il Cristo nella Trasfigurazione sul monte Tabor. Questa luce è la meta della teologia ortodossa;
       7) Un grosso impedimento alla tanto voluta e propagandata unione delle due Chiese “sorelle” è il fenomeno dell’Uniatismo, ossia l’uso da parte dei cattolici della tradizione dei riti e dei paramenti ortodossi per penetrare nei paesi tradizionalmente ortodossi, fare proseliti, creare confusione tra le due Chiese e così piano piano condurre alla latinizzazione e cattolicizzazione inconsapevole di tali paesi. Per far capire a un cattolico la gravità e la portata di tale inganno, si immagini preti ortodossi “travestiti” da preti latini che facciano attività pastorale in paesi cattolici (!). Tale fenomeno inficia la credibilità della Chiesa cattolico-romana che in questo modo non convince la controparte della sincerità dei suoi propositi di dialogo e unione.
             Sulla base di quanto esposto invitiamo la Chiesa cattolico-romana a considerare la sua immensa responsabilità riguardo alla divisione della chiesa per la quale il Signore mori.

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