Siamo ridotti- ed è gravissimo - a dover ricordare che gli immigrati sono esseri umani. La perversione etica del Governo Berlusconi - accanto e a monte della sistematica mortificazione di valori e di diritti - sta modificando e violando elementari regole di convivenza civile.Il pubblico si fa privato e il privato si confonde e sfrutta il pubblico, i mezzi e i voli di Stato vengono usati per il trasporto di escort e compagni di merenda a festini e party di ogni genere e colore; il diritto al lavoro è considerato favore e merce e il lavoratore è ridotto a macchina da alimentare con razioni di pane e droga televisiva; per il riconoscimento di diritti e per la soddisfazione di bisogni i cittadini non devono più rispondere alla domanda "chi sei? che sai ? che sai fare ? ", ma alla domanda "a chi appartieni ?"; il diritto alla eguaglianza è considerato - per legge !- una eventualità in danno di chi non è, non ha casta; il diritto di informare e di essere informati è sepolto da una montagna di veline, quelle da intrattenimento e quelle usate per mettere il bavaglio alla libera informazione; la libertà di mercato viene sottomessa a dilaganti conflitti di interesse e il diritto di impresa soffocato da "troppo Stato nel mercato" e da "troppo mercato nello Stato"; il diritto alla sicurezza è divenuto uno spot e la sicurezza viene affidata in appalto a ronde private, mentre le forze dell'ordine sono costrette ad operare con strutture inadeguate e con continui tagli di personale e risorse.In questo panorama,gli immigrati divengono una fastidiosa presenza, indicati - tutti coloro che risiedono in Italia - come un pericolo da contrastare e - tutti coloro che cercano di immigrare - come nemici da respingere con ogni mezzo.Distruggendo antiche sensibilità e convenzioni internazionali, diviene "normale" registrare la indifferenza da parte di naviganti e pescatori nel Mediterraneo nei riguardi di "carrette" cariche di disperati. Questo Governo ha affidato in appalto alla Libia - in cambio di enormi appalti assegnati, arbitrariamente e senza alcuna regola obiettiva - la gestione di veri e propri campi di concentramento, nei quali tradurre con la forza- come fossero merce - esseri umani non necessariamente libici e non necessariamente provenienti da porti libici.L'Unione Europea, le Nazioni Unite, le Associazioni internazionali che si occupano di diritti e di immigrazione, autorità morali e religiose, intellettuali e giornalisti di tutto il mondo nei confronti di Silvio Berlusconi non hanno alcun fatto personale nè sono parte di congiure come- nel suo delirio di onnipotenza/onnipresenza -ritiene il premier. La realtà internazionale interpreta ed esprime ciò che è diffusa consapevolezza da parte di milioni di italiani liberi (ai quali Italia dei Valori da voce e sostegno):le scelte del Governo Berlusconi in tema di immigrazione sono la cartina al tornasole, il termometro di un sistema che si fa regime.Tutte le dittature gettano la maschera, svelano le proprie nefandezze quando si occupano degli ultimi, degli emarginati, dei diversi. E' accaduto così con il nazismo, con il fascismo, con lo stalinismo, con i regimi dittatoriali di tutta la storia e di tutto il mondo. Ogni dittatura ha bisogno di avere una categoria, una razza,una fede, una classe di esseri umani da elevare a simbolo e a monito per la mortificazione dei diritti di tutti , anche di chi non appartiene a quella categoria, a quella razza, a quella fede, a quella classe. Nessuno si illuda.Qualcuno cerca di distrarre la attenzione ricordando che le scelte riguardano gli immigrati e che, pertanto, chi non è immigrato non ha nulla di che preoccuparsi. No. Non è così.La campana a morte non suona soltanto per i diritti umani degli immigrati, essa suona per tutti e per ciascuno, per i diritti di ogni essere umano.
Postato da Leoluca Orlando
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