martedì 5 gennaio 2010

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Kirill: La fede non è questione marginale


Mosca, 3 gennaio 2010 – Nella domenica che precede la settimana di Natale, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale della Dormizione al Cremlino di Mosca, in memoria di San Pietro, metropolita di Mosca.
Al suo arrivo nella Cattedrale, Sua Santità si è inchinato dinanzi alle reliquie del Santo, presso l’altare della cattedrale, fondata e benedetta da Pietro I.
Sua Santità è stato raggiunto dagli Arcivescovi Arsenij di Istria, Teognoste il Greco, di Sergiev Posad, Georgy, di Nizhny Novgorod e Arzamas; dal vescovo Savva di Krasnogorsk, vicario della diocesi di Mosca, dall’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, dall’arciprete Leonid Roldugin, dal direttore della Biblioteca sinodale del Patriarcato di Mosca, arciprete Boris Danilenko, e dai membri del Consiglio Diocesano di Mosca.
Durante il servizio, ha cantato il coro del Tempio della Madre di Dio “Gioia di tutti gli afflitti”.
Dopo la lettura del Vangelo, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto ai fedeli l’omelia. In particolare, ha detto: “Questa è l'ultima Domenica prima di Natale, in questa settimana ricordiamo i santi dell’Antico Testamento, ai quali Dio ha mantenuto la promessa della venuta del Salvatore del mondo. Essi non cedettero alla tentazioni di chinarsi dinanzi ai falsi dei pagani di quell’epoca. E Dio, in risposta a questo atto di fede coraggiosa, ha dato la grazia dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo, come professiamo nel Credo, ha parlato per mezzo dei profeti, perché le loro parole erano ispirate dalla sapienza divina, e hanno aiutato le persone a mantenere la vera fede”.
“La Natività del Salvatore ci ha offerto l’opportunità di ricevere il dono dello Spirito Santo, perché dopo la nascita e la vita del Salvatore, mediante la sua sofferenza, la croce e la risurrezione, Egli ha fatto scendere la grazia dello Spirito Santo. E chi vuole ottenere questa grazia - la stessa che ha ispirato i profeti - deve solo avere fiducia ed essere battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
“Le tentazioni del mondo antico sono ancora oggi le tentazioni del genere umano. Vediamo come la civiltà europea si trasforma gradualmente in una civiltà pagana, da cui è stata bandita l'adorazione del vero Dio, e al posto di Dio sta crescendo il culto dell'uomo, il culto del consumo”.
Per i padri dell’Antico Testamento è stato difficile resistere alle tentazioni! Erano soli contro la realtà circostante pagana. Ma oggi noi non siamo soli ad opporci al mondo pagano. Noi, tutti insieme siamo la Chiesa di Dio, in cui Egli vive ed opera lo Spirito Santo. Abbiamo una forza, la forza della fede e della preghiera, una forza che ci viene data attraverso i sacramenti della Chiesa”.
“La memoria dei santi dell'Antico Testamento ci fa apprezzare appieno quanto grande sia il tesoro divino che possediamo, ci aiuta a rafforzare la fede, a capire l'inutilità del peccato e del mondo pagano, a nutrire le radici cristiane, a rendere la nostra cultura portatrice dei valori spirituali più alti”.
“L'apostolo Paolo ci insegna che noi non lottiamo contro sangue e carne (Efesini 6:12-18). Sì, in effetti, un cristiano non combatte contro la gente, ma un cristiano è chiamato a lottare contro il peccato. Dalla vittoria dell’uomo sugli elementi di questo mondo dipende l’esistenza della razza umana. È’ per questo che la questione della fede, di accettare Cristo nel cuore, non è una questione marginale della nostra vita, ma la più importante per tutto il genere umano. Così il Signore, nato a Betlemme, contribuisce alla vittoria su quelle forze che oggi lottano contro la fede”.

Dopo aver venerato le reliquie di San Pietro, il Patriarca ha salutato i fedeli rilevando l’importanza di San Pietro di Mosca per l’unità della Chiesa ortodossa russa. Pietro I spostò il seggio episcopale da Vladimir a Mosca, che così divenne la capitale spirituale della Russia. “La forza della Patria non è solo materiale ma anche spirituale, come è stato sempre nella Santa Russia”, ha ricordato il Patriarca.

(Fonte: Ufficio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia; www.patriarchia.ru)

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