Il 30 giugno 2010 il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, e il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, pastore Olav Tveit, che si trovava a Mosca per una visita ufficiale, hanno tenuto una conferenza stampa nei locali del Dipartimento. Il metropolita e il pastore hanno risposto alle domande dei giornalisti russi e stranieri; la conferenza stampa è stata moderata dal vicepresidente del Dipartimento, igumeno Philipp Rjabych.
Il metropolita ha presentato alla stampa il pastore Tveit, spiegando che era la prima volta che questi veniva in Russia dopo la sua elezione a segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Il capo del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca ha esposto la storia del Consiglio Ecumenico delle Chiese, ricordando ai presenti che in esso sono rappresentate diverse Chiese Ortodosse locali, oltre a protestanti, anglicani, metodisti; la Chiesa cattolica non ne fa parte in quanto membro, ma partecipa al lavoro di due commissioni del Consiglio. La Chiesa Russa ne fa parte fin dal 1961 ed è la Chiesa più numerosa dei suoi membri. Il metropolita Hilarion ha inoltre detto che nella sua prima visita alla Chiesa Russa il nuovo Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese si è incontrato col Patriarca di Mosca Kirill e con alcune autorità dello Stato.
Il pastore Tveit ha ringraziato il metropolita per le sue parole di introduzione e ha condiviso coi presenti le proprie impressioni della visita alla Chiesa Russa. Ha detto di essere rimasto molto impressionato dal poligono di Butovo, in cui nei primi decenni del comunismo decine di migliaia di persone furono martirizzate per la fede. Ha anche avuto modo di conoscere la situazione attuale della Chiesa Russa, il suo apostolato tra i giovani, l’impegno sociale, l’istruzione religiosa, la presenza della Chiesa nell’ambito mediatico. In particolare ha sottolineato la fedeltà della Chiesa ai valori morali cristiani e il suo impegno attivo nella società russa.
Egli ha inoltre detto che il Patriarca di Mosca Kirill e il Metropolita Hilarion hanno espresso la propria preoccupazione per lo stato attuale del movimento ecumenico. “Questa preoccupazione è condivisa anche da altre Chiese, e cresce. Abbiamo quindi ascoltato le vostre posizioni e discusso come possiamo insieme – la Chiesa Ortodossa Russa e il Consiglio Ecumenico delle Chiese – risolvere i problemi esistenti”, ha detto il pastore Olav Tveit.
Rispondendo alla domande dei giornalisti, il Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese ha detto che riguardo a problemi morali attuali, come la benedizione delle unioni omosessuali o l’episcopato femminile, il Consiglio non ha una sua linea ufficiale, non essendoci unanimità in merito tra i suoi 350 membri.
Il metropolita Hilarion ha detto di aver proposto alcuni anni fa alla commissione”Fede e ordine” del Consiglio Ecumenico delle Chiese di studiare l’importanza dei padri per il cristianesimo moderno. Il prossimo incontro di questa commissione, nel 2011 a Mosca, sarà dedicato all’importanza della gerarchia ecclesiale per la comunità cristiana.
Il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca ha fatto notare che diversi temi di grande importanza per gli ortodossi, e totalmente trascurati dalle comunità protestanti, sono riproposti all’attenzione e alla riflessione teologica comune proprio nel quadro del Consiglio Ecumenico delle Chiese.
Il pastore Tveit a sua volta ha aggiunto che al Consiglio Ecumenico delle Chiese attualmente si affrontano le questioni della missione e natura della Chiesa, del significato del battesimo, della morale cristiana e altre.
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