Prima liturgia dopo molti decenni al monastero Panagia Sumela
Il 15 agosto 2010 un gruppo di alcune centinaia di fedeli della Chiesa Ortodossa Russa proveniente dalla Russia e altri Paesi ha visitato l’antico monastero Panagia Sumela, nei pressi della città di Trebisonda, nel territorio dell’odierna Turchia.
Il viaggio rientrava nel quadro del progetto di ripresa della tradizione dei pellegrinaggi di fedeli russi ai luoghi santi dell’Asia Minore, stabilito dal Patriarca di Mosca Kirill e dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo durante la visita del capo della Chiesa Russa al Patriarcato di Costantinopoli nel luglio 2009. Il progetto aveva avuto l’approvazione del primo ministro turco R. Erdogan. Al pellegrinaggio, già il quarto realizzato a Trebisonda dalla definizione del progetto, hanno partecipato complessivamente alcune migliaia di fedeli della Grecia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Kazachstan e di diversi altri paesi.
Il gruppo dei pellegrini russi, guidato dal vescovo Tichon di Podolsk, presidente della segreteria amministrativa del Patriarcato, ha partecipato alla liturgia celebrata da Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Oltre al vescovo Tichon, col Patriarca hanno concelebrato il metropolita Paulos di Drama, della Chiesa Ortodossa di Grecia, l’archimandrita Bisarion del Patriarcato di Costantinopoli e il sacerdote russo Igor Jakimtchuk, responsabile della segreteria per i rapporti interortodossi del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Era presente al rito anche un gruppo di parlamentari, politici e diplomatici russi, e rappresentanti del governo turco.
La celebrazione si è svolta nel cortile interno del monastero, che conteneva circa 500 fedeli; gli altri hanno potuto seguire il rito grazie a grandi schermi al plasma che erano stati installati fuori dal monastero.
Rivolgendosi ai fedeli a conclusione della funzione, il Patriarca Bartolomeo ha sottolineato la partecipazione all’evento del Patriarca di Mosca Kirill, grazie alla presenza del vescovo Tichon, e ha formulato l’augurio che le celebrazioni nel monastero possano riprendere e che il Patriarca Kirill vi possa partecipare anche fisicamente. Il vescovo Tichon ha parlato del senso del pellegrinaggio cristiano, che si rifà alla vita del Signore che fin dall’infanzia si recava ogni anno con la Madre e san Giuseppe al tempio di Gerusalemme. Il vescovo ha anche ringraziato le autorità statali turche che hanno permesso la ripresa dei pellegrinaggi, soddisfacendo le richieste di molti ortodossi del mondo intero.
Il monastero Panagia Sumela, situato a 1300 metri di altitudine, è un monumento architettonico di grande importanza e un centro spirituale della cristianità. Fondatore è considerato s. Barnaba, che vi visse a cavallo del IV e V sec. Dalla fine del IV sec il monastero conservava l’icona della Madonna “Panagia Sumela”, che la tradizione attribuisce all’apostolo Luca. Il monastero è celebre per i suoi straordinari affreschi raffiguranti la vita del Salvatore e della Madre di Dio, scene dell’Antico Testamento. Ha conosciuto periodi di grande fioritura nei secoli XIII-XV e XVIII-XIX. Nel XX secolo, dopo la fine della prima guerra mondiale e dell’impero ottomano, la presa del potere da parte di Ataturk e la deportazione dei greci del Ponto, il monastero è stato abbandonato. I pellegrinaggi sono ripresi nel 2007, la liturgia non vi era celebrata dal 1922.
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