4 Settembre
Memoria del Santo neo-martire GORAZD, Vescovo della
Slovacchia e delle terre ceche.
Questo
santo neo-martire nacque nel 1879
in Moravia e si chiamava Matthew Pavlik. Come prete
romano-cattolico iniziò a interessarsi alle origini cristiane slave, e alla
missione dei santi Costantino e Metodio in Moravia, e fu tra i leader di un
movimento di riforma all'interno della Chiesa Romano Cattolica. Quando la Cecoslovacchia fu
costituita come stato dopo la
Prima Guerra Mondiale (1919), egli fu nella delegazione
mandata a Roma per richiedere uno status autonomo per la Chiesa locale e il permesso
di celebrare la liturgia in lingua ceca. La Sede Romana respinse
queste proposte. Al che 800,000 Cristiani, Padre Matthew Pavlik e altri preti
si avvicinarono al vescovo Dositeo del Patriarcato Ortodosso di Serbia, che era
molto attivo tra i Carpato-Russi, in precedenza uniti a Roma, con la richiesta
che questi ricevesse anche loro nella Chiesa Ortodossa. A seguito di una visita
del vescovo Dositeo a Praga nel 1920, padre Matthew fu convertito
all'Ortodossia, e un anno più tardi fu consacrato vescovo per gli Ortodossi
della Moravia e della Silesia dal Patriarca Demetrio di Serbia, ricevendo il
nome di Gorazd, un santo discepolo di san Metodio (27 Luglio). Prendendo questi
grandi missionari come modelli nelle fatiche pastorali, il vescovo Gorazd fece
una grande sforzo per restaurare l'Ortodossia in Cecoslovacchia, nonostante il
ritorno indietro di alcuni di quelli che erano stati leader del movimento di
riforma ma che trovavano le richieste della Chiesa Ortodossa troppo “gravose”.
Il vescovo Gorazd sopportò pazientemente le critiche, le
prove e le tribolazioni di ogni genere. Fondò diverse parrocchie in Moravia e
in Bohemia e tradusse i servizi divini in ceco, che erano usati nelle undici
chiese che aveva fondato. Pubblicò un libro
di preghiere per la gente, un Εὐχολόγιον (Trebnik) a uso dei sacerdoti, un catechismo e varie
opere religiose in ceco. Godette della confidenza e del rispetto del
Patriarcato di Serbia, e mandò lì un grande numero di giovani per prepararli al
sacerdozio.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, sette membri della
resistenza ceca che, dopo l'assassinio del rappresentate del Reich, si erano
rifugiati nella cripta della cattedrale ortodossa di Praga, furono catturati e
giustiziati. I due sacerdoti della cattedrale furono arrestati, e le
autorità naziste stavano pianificando rappresaglie contro l'intera Chiesa
Ortodossa. Il vescovo Gorazd consegnò se stesso alle autorità naziste per
salvare i suoi sacerdoti e si assunse l'intera responsabilità per quello che
era successo. Fu arrestato il 25 Giugno 1942, fu torturato e infine fucilato il
4 Settembre, sigillando così con il suo sangue la fondazione della Chiesa
autonoma di Slovacchia e delle terre ceche. Nonostante il suo sacrificio
volontario, la Chiesa
Ortodossa fu soggetta a ritorsioni: le chiese furono chiuse e
i preti mandati nei campi di concentramento in Germania.
Per le sue preghiere, Signore Gesù Cristo Dio nostro,
abbi misericordia di noi e salvaci. Amin.
* La venerazione di san Gorazd è stata riconosciuta
localmente dalla Chiesa Serba nel 1961, e a seguito del riconoscimento
ufficiale da parte del Patriarcato Ecumenico nel 1987, è divenuta comune a
tutta la Chiesa. Nelle
Chiese che seguono il vecchio calendario, la sua memoria dovrebbe essere
osservata il 28 Agosto.
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