martedì 1 giugno 2010

Commenti su ecumenismo e chiese ortodosse

Abbiate allora il coraggio di dirlo in faccia ai latini invece di strusciarvi a loro per i vostri interessi come gatte in calore.

Quella di Mosca e Istanbul è, consentitemi, prostituzione ecumenica.
Adolfo
01 giugno 2010 10.51

RISPOSTA:
Adolfo, qual parola più attinente si rifà a quello che il Vaticano cerca nelle Chiese Ortososse. Infatti si sta prostituendo ad ogni piè sopinto, pur di volere a tutti i costi questa unione. Una unione che dalla parte ortodossa nessuno vuole, conoscendo roma, ma che sta al gioco, per vedere come vanno le cose.

01 giugno 2010 13.18

Adolfo controrisponde:
quale stare al gioco? Gli fa comodo e basta, altro che storie!
Che il 90% delle parrocchie e comunità moscovite, greche, rumene (della "sinfonia canonica", come direbbe padre Festa) siano alloggiate gratis in edifici cattolici (violando un po' di Canoni), richiesti alle (e offerti dalle) curie cattoliche è un fatto! Che le curie cattoliche foraggino a piene mani (anche economicamente)molti reverendi ortodossi in Italia è un fatto, non chiacchiere! E in cambio cosa offrono questi ortodossi?
Corrono agli incontri ecumenici, tronfi per l'onore della partecipazione che gli viene offerta, incensando (non solo in senso figurato) papi e vescovi così buoni e soprattutto generosi. O, se gradisce meglio, si trasformano nei più perfetti baciapile, tradendo così la Santa Ortodossia. Le devo ricordare che il Metropolita rumeno del Banato ha fatto la comunione dai cattolici senza che il sinodo rumeno prendesse provvedimenti? (l'unico provvedimento previsto dai canoni è la DEPOSIZIONE). E invece niente!
Magari si scannano tra loro (e si scannano, oh! se si scannano!), ma guai a toccargli i cattolici...
E non dica che non è vero, altrimenti le faccio l'elenco dei nomi, dei luoghi e dei fatti.
Adolfo

Spero che questa mia contro-controrisposta concluda la disputa. Ognuno ha detto la sua senza compromessi.

È vero, e su questo non posso contraddirti, il 90 % delle Parrocchie ortodosse è accasata in chiese non officiate cattoliche, che in effetti, essendo eretiche e scismatiche, non potrebbero, anzi, non dovrebbero essere “occupate” dalle giurisdizioni ortodosse. Per la verità anchio avevo fatto domanda......ma la risposta è stata picche, per questo ho dovuto penare le pene dell'inferno. (..........ma le forze dell'inferno non prevarranno.....)
Quindi tu pensi che pur di avere una bella e spaziosa chiesa da mostrare ai propri fedeli, le chiese ortodosse hanno perso il lume della ragione?
Ma devo altresì comunicarti che ci sono anche preti che pagano l’affitto ai vari parroci o curie cattoliche per le chiese che occupano.
Il fatto che ci siano foraggiamenti di preti ortodossi da parte delle curie cattoliche, non saprei dirti, da questo punto di vista, sono un ignorantone. Gloria a Dio che io come impiegato dello Stato italiano, foraggio la mia famiglia e mi foraggio le mie due Parrocchie da solo, anche se le cose andrebbero sicuramente meglio se ci fosse qualche obolo in più. Inutile negarlo!!!!
Si non solo corrono, ma molte volte, anzi spesso o sempre, questi megaraduni si trasformano, o vengono trasformati, scambiati e rovinati, in momenti di mostrare al mondo intero che, quello che tu chiami prostituzione ecumenica, è una realtà al servizio di una sola parte del pleroma cristiano e che noi la conosciamo con il nome ed il cognome. 
Ora, purtroppo, è in gioco, secondo la mia misera e personale opinione, l’intera personalità giuridica, religiosa della struttura ecclesiale Ortodossa.
Prima, Roma, per farsi bella davanti al mondo intero, mostrava con una certa stravaganza, le chiese Uniate, chiamandole “Gioielli incastonate nella tiara papale”. Ora con l’avvento dell’ecumenismo, le chiese uniate, sono come una palla al piede per Roma; infatti ha a sua disposizione, patriarchi e arcivescovi che non aspettano altro che di essere ricevuti dentro le mura vaticane……e che fila….
Si è vero e sembra che in questi ultimi tempi l’incenso, nonostante la crisi economica mondiale, ha fatto un enorme passo in avanti in fatto di consumo!!!!
Sono anche, personalmente, convinto che il papa precedente, sicuramente consigliato meravigliosamente dal principe di questo mondo, ha fatto un lavoro favoloso ai fianchi dell’ortodossia e con il suo chiedere perdono a tutte le nefandezze compiute nel corso dei secoli, contro la Chiesa Ortodossa, dal cattolicesimo romano, ha spiazzato tutti quanti, e, tutti chi prima e chi dopo hanno fatto a gara per abbracciarlo e baciarlo. Non solo, per completare l’opera, hanno anche annullato le scomuniche avvenute nel 1054.
Per quanto riguarda la comunione del vescovo romeno fatta con i cattolici, per la verità ti devi lagnare con loro. Tutti i Santi monaci dei monasteri romeni, avevano chiesto al Patriarca Daniel la scomunica del vescovo. Ma se il Santo Sinodo di quella nazione abbia deciso il contrario, e cioè il perdono, io misero prete di montagna, che con la Chiesa Romena non ha nulla da spartire, non saprei e non potrei dare nessun giudizio…. Se hanno contravvenuto ai Sacri Canoni se la devono vedere con il giudizio insindacabile del Signore Gesù.
In tutto questo marasma, ringrazio il Signore, che io faccia parte di quel 10%, non ricattabile, che nella Parrocchia di Acquaformosa (CS), celebro nella cucina della mia casa paterna, quindi in una catacomba e……….. per questo, lode al Dio!
Per la Parrocchia di Castrovillari ho ricevuto in comodato d’uso, due stanze al piano terra in un palazzo del 1800 ristrutturato, dal Sindaco del Comune, dal Presidente della Comunità Montana e dal Presidente dell’Ente Parco del Pollino.
Si è vero, forse in qualcosa potrai avere ragione, ma Gloria a Dio, abbiamo ancora tra le mani l’enciclica di quel grande Santo che porta un nome risonante: Marco d’Efeso.
Ma abbiamo anche le preghiere di tutti i Santi Monaci della terra che da questo punto di vista la pensano diversamente e che il Signore sembra li ascolti e li protegga.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli: l’ecumenismo non è altro che una favola da raccontare ai nostri nipoti nelle notti invernali accanto ad un fuoco scoppiettante. Amìn














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