venerdì 3 settembre 2010

Dite Si quando e Si, dite No quando è No!!!!!


 SIAMO ALLE SOLITE
Molte volte mi girano i........nervi, perchè nonostante tutti sappiano chi io sia, le risposte avvengono anonimamente ed è impensabile almeno avviare una pur minima risposta con : "Carissimo (per esempio) Francesco.....". Sarebbe bello se ciò accadesse. Ma sembra che l'anonimato regni sovrano e tutti rispondendo, scrivono e scrivono, dimostrando certamente la loro alta cultura, ma nelle stesso tempo di avere paura di scoprirsi e mostrarsi, come vorrebbe il primo anonimo, in visum. 
Il Signore mi sembra abbia sostenuto che cielo e terra passeranno, ma le sue parole non passeranno e sicuramente passeranno di parrocchia in parrocchia anche i presbiteri siano loro sposati o celibi o che siano di Contessa o di Acquaformosa.
In effetti la mia lontananza non mi impedisce di esprimere un mio pensiero in base a quello che viene comunicato dai vari siti come quello del Contessioto. Io registro ed esprimo il mio parere, specialmente in base alla storia religiosa del nostro popolo, una storia che più di uno, al servizio, per non dire un'altra parola più pesante, del vaticano cerca di nascondere perchè nessuno sappia. Se a Contessa, come negli altri paesi arbëreshë della Sicilia, c'è una situazione disastrosa, vedi le chiese latine nel loro interno, sicuramente non è colpa mia, ma la colpa è di colui o di coloro che hanno permesso nei tempi passati che i latini entrassero nel tessuto della storia degli. 
Gloria a Dio nei paesi arbëreshë della Calabria tutto ciò non è stato permesso, quindi da questo punto di vista siamo molto più avantaggiati di voi.
Forse sono un parolaio, ma almeno le mie parole sono ben pesate con tanto di certificato di autenticità e con tanto di firma vera. Sono parole le mie non tanto elevate, mi reputo un povero  (in  tutti i sensi) prete di montagna, ma ciò non mi impedisce di esprimere il mio pensiero che certamente ad una persona colta come tu credi essere, fa male anzi malissimo. Io il popolo non lo prendo per i fondelli, io il popolo non lo tradisco per ricevere onori  di cui vivere, io al popolo non racconto fandonie, io al popolo cerco di spiegare la sua storia che leggo da qualche parte, quindi farina del sacco di chi spulciando nelle Biblioteche o negli Archivi   scrive il vero, io il popolo non lo traggo in inganno, io il popolo non lo guardo dall’alto verso il basso, io al popolo non cancello con un colpo di spugna le sue tradizioni siano esse Culturali, storiche o religiose, io con il popolo ci convivo, perché domani possa camminare insieme a lui a testa alta senza nascondermi per la paura di essere additato in malo modo. Certo io racconto, ma se le mie parole non vengono ascoltate, la colpa è di coloro che per secoli ci hanno latinizzato facendoci perdere la cognizione dell’identità storica, culturale e religiosa. Non ti chiedo di fare ciò che io ho fatto, ma almeno abbi la compiacenza di non dire bugie e di non prendere per i fondelli quelli che nati e cresciuti nel cattolicesimo vogliono continuare a vivere nella confessione che i loro genitori hanno ereditato in quanto nessuno ha raccontato loro la Verità . Ora in piena scolarizzazione mi accusi di insegnare devianze o di poter deviare i “semplici ed i piccoli” solo perché tu non sei in grado o non vuoi enunciare le deviazioni secolari a cui il nostro popolo è stato sottoposto? Ricordati che il sottoscritto ascoltando il popolo, vivendo a diretto contatto con esso,  è nelle condizioni di poter comprendere i suoi travagli, i suoi patimenti, i suoi affanni, le sue inquietudini.
Ma siamo sicuri che in questi secoli di permanenza in Italia, maltrattati in tutti i sensi (storia amico, non fantascienza) possiamo ancora dire: “Siamo orientali, anzi bizantini”, solo perché i preti si vestono alla orientale e si possono anche sposare, abbiamo  la Liturgia orientale, le chiese le stiamo riconvertendo, le icone prendono il posto delle statue ecc. ecc., ma giuridicamente siamo sotto il patriarcato di cui abbiamo accettato tutte le sue eresie?  Non mi venire a dire: “Ma sai il Concilio di Firenze……..”, sai molto bene come lo sanno i tuoi preti, che tutto quello che è successo a Firenze per la Chiesa ortodossa è carta straccia, in quanto il Si all’unione è stato estorto, (come sempre ha fatto e continua a fare Roma), con l’inganno. Non per niente i vescovi che avevano firmato quella unione ritornati nella loro sede, hanno dovuto abbandonare tutto perché il popolo li ha deposti.  Storia, ancora e non fantascienza.  
Ma tu l’insegnamento dei Padri del deserto lo hai letto, indubbiamente loro hanno insegnato e continuano ad insegnare che al POPOLO bisogna raccontare, enunciare ed esporre sempre e solamente la verità. Quando finalmente anche dalle tue labbra uscirà un anelito di VERITA’ solo allora potrai vantarti di aver fatto un favore al tuo amato popolo e quel castello costruito sulla sabbia, grazie anche al tuo coraggio, si sbriciolerà e scioglierà come neve al sole.
Padre Giovanni Capparelli 
Arbëresh e presbitero ortodosso, come erano ortodossi i suoi Avi.

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