Moleben per il Presidente Vladimir Putin
Il 7 maggio 2012 il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha
celebrato un Moleben (rito di impetrazione di grazie) nella cattedrale
dell’Annunciazione del Cremlino di Mosca, in occasione dell’insediamento
del Presidente russo Vladimir Putin.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha accolto il Presidente
della Federazione Russa con la moglie davanti alla Cattedrale
dell’Annunciazione.
Nella preghiera dei fedeli, proclamata dal diacono, una delle
intenzioni era “per il Presidente Vladimir del nostro paese, la Russia,
perché gli sia concessa dal cielo forza e saggezza di governo e giudizio
per guidare al bene il nostro paese e seminare in esso pace e
prosperità”.
Per il Capo dello Stato russo ha poi pregato Sua Santità.
Il servizio di preghiera per l’insediamento del Presidente della
Russia è stato composto durante il ministero primaziale di Sua Santità
il Patriarca Alessio II. Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa di
beata memoria l’ha celebrato tre volte, negli anni 2000, 2004 e 2008.
Al termine del servizio, Sua Santità ha rivolto un discorso a
Vladimir Putin, in cui ha detto tra l’altro: “Vorrei congratularmi
vivamente con Lei, Signor Presidente, per l’elezione; per il fatto che
la maggior parte del nostro popolo ha designato Lei, coscientemente e
liberamente, ad essere Presidente della Federazione russa. In questo
antico Cremlino, dove molti dei Suoi predecessori hanno rivolto a Dio la
loro preghiera per il loro alto servizio alla Patria, oggi preghiamo
con fervore affinché il Signore guardi con misericordia a Lei e al
nostro Paese, Le conceda forza mentale e fisica, saggezza, forza dello
spirito, e tutto ciò che è necessario a una persona che porta una grande
responsabilità per la vita e il benessere di decine di milioni di
concittadini.
La legittimità del presidente si basa sulla fiducia del popolo. Lei
ha tale fiducia. Ciò significa che l’obiettivo finale del servizio del
Presidente è quello di servire il popolo. Affinché questo ministero
abbia successo, è necessario ascoltare la voce del popolo. Questa è
un’arte molto difficile. La voce del popolo può essere soffocata. Può
essere soffocata dalle voci di gruppi ben organizzati o di singoli, che
spesso tendono a far passare la propria opinione per l’opinione della
gente. La capacità di distinguere gli spiriti (cfr. 1 Cor 12,10) e
ascoltare la voce del popolo è la chiave del successo del servizio del
Capo dello Stato. Oggi abbiamo chiesto in preghiera che la Sua vicinanza
al popolo, la Sua capacità di sentire la voce della gente, cresca
sempre più, ogni giorno del Suo mandato, portando grandi vantaggi alla
nostra patria e a tutta la nostra gente”.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha fatto dono al Capo dello
Stato di un’antica icona della Madre di Dio della “Tenerezza”.
Durante il servizio, col Patriarca hanno concelebrato il metropolita
Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il metropolita Hilarion di Volokolamsk e
l’arcivescovo Evgeny di Verejsk.
All’inizio della giornata Sua Santità aveva partecipato alla
cerimonia di insediamento di Vladimir Putin alla carica di Presidente
della Russia, tenutasi al Cremlino presso il Palazzo Grande.
All’insediamento hanno partecipato anche il metropolita Juvenalij di
Krutitsy e Kolomna, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, il
metropolita Ignatij di Khabarovsk e Amur, l’arcivescovo Evgeny di
Verejsk, l’archimandrita Eli (Nozdrin), l’archimandrita Tikhon
(Sheykunov), l’arciprete Vsevolod Chaplin, il presidente del
Dipartimento sinodale per l’informazione Vladimir Legoida.
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