martedì 9 novembre 2010


 
Quali sono i requisiti per diventare prete ortodosso
 
Tratto dalle Domande e Risposte sulla Fede Ortodossa, un servizio a cura di Padre John Matusiak, sul sito della Chiesa Ortodossa in America (www.oca.org)




Anche se non esiste una "lista" fissa di requisiti, penso che tu dovresti considerare seriamente quanto segue.

1. Prega. Cerca di discernere se il Signore ti sta chiamando al presbiterato. L'ordinazione non è qualcosa che dovremmo cercare; piuttosto, dovrebbe essere una risposta a una chiamata del nostro Signore. Senza la preghiera e i momenti di quieta riflessione, non discerneremo mai la "voce sommessa del Signore" che ci chiama a compiere la sua volontà. Naturalmente, tutto questo lo dovresti fare nell'ambito di una regola di preghiera e di frequente partecipazione alle funzioni liturgiche e ai Sacramenti, alle feste e ai digiuni, e alla vita spirituale generale che dovresti sviluppare ed espandere giorno per giorno. Sforzati di focalizzarti su ciò che Dio vuole che tu faccia, non su ciò che tu vuoi fare.

2. "Metti alla prova" la tua chiamata. Non presumere immediatamente che questo sia ciò che desideri fare per il resto della tua vita. Cerca altre cose. Segui corsi e leggi libri di discipline completamente differenti dal sacerdozio ministeriale, e allo stesso tempo, segui corsi e leggi libri di storia, filosofia, scienze religiose, civilizzazioni, arte, comunicazione, grammatica e scrittura, e cose simili. Considera altre opzioni basate sui tuoi talenti e doni, mentre cerchi di discerne ciò a cui Dio ti chiama - o non ti chiama. Allo stesso tempo, leggi e studia le Sacre Scritture, gli scritti dei Santi Padri, le viite dei santi, la storia della Chiesa, scritti dottrinali e devozionali, e opere generali sul cristianesimo ortodosso. Discuti le tue letture con il tuo parroco/padre confessore, e non avere mai paura di fare domande. Ricorda sempre che non esiste una domanda stupida, ma la paura di fare domande può davvero essere stupida. Dai un taglio all'orgoglio personale con la disponibilità a cercare chiarificazione per quelle cose che sembrano difficili da afferrare.

3. Fatti coinvolgere nella vita della parrocchia, non solo partecipando alle funzioni - cosa che è di somma importanza - ma anche lavorando con altre persone nei ministeri laicali, offrendo il tuo tempo e i tuoi talenti a vari progetti e programmi, servendo nel consiglio parrocchiale o in altri gruppi, partecipando alla scuola della chiesa, a programmi di istruzione per adulti, alle assmblee diocesane e ad altre riunioni al di fuori della parrocchia, cantando nel coro alle funzioni, visitando i parrocchiani malati o in ospedale, e facendo attività in comune e costruendo amicizie con altri membri della comunità parrocchiale. Queste cose ti aiuteranno a discernere i tuoi punti di forza e di debolezza, i tuoi interessi, e così via. Ti aiuteranno anche a prepararti per cose che non possono sempre essere apprese in un ambiente accademico o in una classe. Dato che la gran parte dei preti passa la propria vita nelle parrocchie, una solida e positiva esperienza di vita parrocchiale come laico - anche una "esperienza positiva" del "lato negativo" della vita parrocchiale - è assolutamente essenziale prima di entrare in un seminario.

4. Costruisci una solida relazione con il tuo parroco/padre confessore. Permettigli di farti da mentore. Digli che cosa pensi del sacerdozio. Accetta le sue parole sia di incoraggiamento che di scoraggiamento. Cerca la sua guida, direzione e consiglio. Chiedigli di condividere con te le sue esperienze. Offrigli di assisterti in ogni modo che ritenga appropriato. Inoltre, è una buona idea cercare di conoscere il tuo vescovo a livello personale. Parlagli del tuo desiderio di servire la Chiesa. Chiedigli il suo consiglio e la sua guida. Permetti pure al tuo parroco/padre confessore e al tuo vescovo di scoraggiarti, perché questa è una parte importante nel mettere alla prova la tua vocazione. [Quando gli altri cercano di scoraggiarci, questo ci forza spesso a dare uno sguardo più serio a ciò che stiamo cercando o - come detto prima - a ciò a cui stiamo rispondendo. E' anche importante discutere ogni impedimento che possa divenire un ostacolo all'ordinazione.] Sii onesto e aperto con loro riguardo al tuo status coniugale, alla tua provenienza, alle tue aspettative, e a qualsiasi questione morale o etica che possa essere rilevante. Cerca il loro consiglio per superare ogni ostacolo o pericolo o dubbio che possa danneggiare la tua vita o crescita spirituale prima di procedere.

5. Prendi contatto con i seminari e i centri di studi teologici. Chiedi letteratura sui loro programmi, corsi, vita quotidiana, aspettative. Leggi queste risorse attentamente e in spirito di preghiera. Condividile con la tua famiglia, il tuo parroco/padre confessore, e altri di cui apprezzi il giudizio.

6. Programma una visita ai seminari. Passaci qualche giorno. Osserva le classi, parla con docenti e studenti, partecipa alle funzioni, e cerca in generale di percepire una "sensazione" della scuola e di tutto ciò che ha da offrire. Partecipa a programmi offerti dai seminari a individui che hanno in programma il sacerdozio. Vi sono seminari che tengono programmi di uno o due giorni per individui interessati agli studi teologici.

7. Iscriviti a un seminario. Prendi seriamente i tuoi studi, ma non prendere te stesso tanto seriamente quanto ti sentiresti tentato. Assorbi quanta più "informazione" possibile, ma non a spese della "formazione" spirituale. Evita i pettegolezzi e la politica ecclesiastica, riconoscendo che tali cose possono non solo deluderti, ma anche indurirti, non solo nei confronti del sacerdozio, ma anche della Chiesa. Focalizzati su Dio e sui modi di discernere ciò a cui Egli ti sta chiamando. Penso che sia anche importante farsi coinvolgere nell'atmosfera di compagnia che il seminario offre, costruendo amicizie che dovrebbero durare per tutta la vita. Permetti agli insegnarti di seguire i tuoi progressi, e cerca di conoscere il clero delle parrocchie vicine al seminario. Essi, come il parroco/padre confessore "a casa," sono una preziosissima risorsa, soprattutto per comprendere le cose che non si insegnano facilmente in un ambiente accademico.

8. Mentre la tua "carriera di seminario" si avvicina, considera ancora se hai una chiamata genuina al ministero ordinato. Se senti di averla, discutine con il tuo parroco/padre confessore, il clero del seminario, il tuo vescovo, e la tua famiglia. Essi ti guideranno più avanti, in modo appropriato alla tua situazione in quel punto della tua vita e dei tuoi studi. Se senti che in realtà non dovresti cercare l'ordinazione, considera i molti modi in cui puoi servire la chiesa da laico. Anche se la Chiesa ha sempre bisogno di altri preti e diaconi, ha pure bisogno di laici istruiti che servano in ministeri laicali e giovanili, come insegnanti, direttori di coro, educatori, amministratori, membri di consigli parrocchiali, e così via. Non c'è niente di sbagliato nel frequentare un seminario e quindi nel servire la Chiesa come un ministro laico di cui c'è tanto bisogno, e la Chiesa può certamente trarre beneficio da ministri e direttori laici teologicamente addestrati e spiritualmente formati. Ciò che ho scritto riflette la mia opinione personale in materia, e vi sono certamente molte altre cose che vorrebbero Aggiungere persone ben più esperte di me. Spero comunque che questo ti offra materiale di riflessione, e che cosidererai queste idee con cura, in spirito di preghiera e con serietà, e che cercherai consigli simili da altri. Le decisioni che prenderai ti coinvolgeranno letteralmente per il resto della tua vita.

Spero che questo ti sia di aiuto.

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