martedì 8 marzo 2011

Dal sito cattolico: Zenit.org

Una riunione inter-ortodossa discute 
sulla natura della Chiesa
Incontro di una settimana a Cipro
ROMA, lunedì, 7 marzo 2011 (ZENIT.org).- Giovedì 3 marzo ha avuto inizio ad Ayia Napa (Cipro) una riunione inter-ortodossa di una settimana per studiare il documento “La Natura e la Missione della Chiesa”, della Commissione Fede e Costituzione.
L'obiettivo dell'incontro, ospitato dalla Chiesa ortodossa di Cipro, è quello di offrire esplicitamente punti di vista ortodossi come parte di una discussione di portata mondiale sulla dottrina della Chiesa, l'ecclesiologia.
I partecipanti sono quasi quaranta, tra leader ecclesiali, docenti universitari, teologi, laici e giovani, la maggior parte dei quali sono membri della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC).
In seguito alla discussione del documento, diffonderanno una risposta ortodossa comune a questo importante testo teologico.
Dopo un Te Deum celebrato dall'Arcivescovo Chrysostomos II di Cipro nello storico monastero di Ayia Napa, il metropolita Gennadios di Sassima, co-moderatore dell'incontro, ha espresso gratitudine all'Arcivescovo per la sua ospitalità e ne ha sottolineato la lotta costante per superare le divisioni, nel suo Paese e altrove.
Purtroppo, ha aggiunto il metropolita, “nel mondo esistono ancora muri di separazione e divisione, e una delle nostre priorità come ortodossi è portare avanti la nostra lotta per la pace, la riconciliazione e l'amicizia tra i popoli e le Nazioni”.
L'Arcivescovo Chrysostomos, dal canto suo, ha sottolineato l'importanza del tema, indicando che “la teologia ortodossa è fondamentalmente ecclesiologica” e che “il cristianesimo non può essere capito se non come Chiesa”.
Il segretario generale del WCC, Olav Fykse Tveit, ha invece rimarcato il contributo ortodosso alla riflessione ecclesiologica in generale e al carattere ecclesiale dell'associazione del Consiglio Mondiale delle Chiese in particolare.
“Il nostro compito – ha confessato – consisterà nell'affermare che aspiriamo ad essere una cosa sola, così che il mondo possa credere che una pace giusta è possibile”.

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