Kosovo - Il 30 ottobre 2009, il Presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e di tutta la Russia, Arcivescovo Hilarion Volokolamsky, in visita in Kosovo e Metohija, su invito del vescovo di Raska-Prizren e Kosovo-Metohiyskogo Artemij, si è recato presso il monastero del "Patriarcato di Pec". Il monastero fu costruito nel XIII secolo dall’Arcivescovo Arsenij, successore di San Sava. La dimora per secoli è stata la residenza dell'Arcivescovo di Péc, poi del Patriarca di Pec, il Primate della Chiesa Ortodossa Serba. La chiesa principale del monastero è dedicata a Gesù Cristo e gli Apostoli, mausoleo di arcivescovi e patriarchi, dal primo patriarca di Pec, Ioanikiya, nel 1346. Nel monastero, monsignor Hilarion ha salutato la Badessa Fevronia con le suore del monastero. Il Presidente del Decr, accompagnato dal vescovo Artemij, ha visitato le chiese del monastero e ha pregato dinanzi all’Icona miracolosa della Vergine Maria, portata dal Vescovo Sava dalla Terra Santa. Al termine della cena, il vescovo di Raska-Prizren e Kosovo-Metohiysky Artemij ha vivamente ringraziato il presidente del presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca per la visita e il sostegno fraterno al popolo ortodosso serbo del Kosovo e Metohija. "In questi giorni avete visto templi conservati e distrutti. Avete visto quanto sia difficile oggi per i cristiani ortodossi vivere nella terra del Kosovo e Metohija, - ha detto il vescovo Artemije. - Ma la vostra visita ci ha portato molta gioia e grande conforto. Siamo profondamente grati alla Chiesa ortodossa russa e a tutto il popolo russo per il suo amore fraterno e il sostegno durante questo momento difficile". Da parte sua, l'Arcivescovo Hilarion ha ringraziato il vescovo Artemij per l’ospitalità e la possibilità di "visitare i grandi santuari ortodossi in Kosovo e Metohija, parlare con i monaci, le suore e i laici devoti". In ricordo della visita, l’Arcivescovo Hilarion ha consegnato al Vescovo Artemij un’Icona della Panaghia, scritta nei laboratori della Chiesa ortodossa russa.
(fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)
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