Domani 31 Maggio del 2010 a Venezia il secondo incontro del Consiglio dei Vescovi ortodossi che hanno giurisdizione in Italia ..La Conferenza Episcopale Panortodossa di Italia e Malta..
Una semplice riflessione orante e modesta .. A nessuno di noi cristiani ortodossi di e in Italia sfuggirà e sfugge non solo l’importanza di questa iniziativa in cammino verso il Grande Sinodo conciliare ma come essa sia- nel presente momento storico dele nostre Chiese e della nostra reciproca sinfonia- vera e propria occasione di Grazia. Una chiamata che Dio tre volte santo ci riserva attraverso lo Spirito Santo e ci mette davanti a tutti noi (attraverso i nostri Vescovi e a loro per primi..) l’unità pastorale…la comunanza nella varietà e nella pluralità…la sinodia nell’autonomia…la visibilità di essere sinfonia nel medesimo territorio…la comune testimonianza ..la comune diakonia all’annuncio dell’essere come Chiesa Ortodossa i custodi e la custodia della pienezza dell’Una ed Indivisa…e poi ovviamente i temi particolari. spesso più difficili. .più spinosi.. ci sono.. e non vanno nascosti ..Ma abbiamo questa occasione dai nostri Vescovi giù a cascata fino alle nostre congregazioni nelle diverse zone di Italia e Malta.. senza nulla tacere e senza nulla dare per scontato ..La stessa chiesa( perché di questo si tratta…e non chiese sorelle) nel plurale delle giurisdizioni e nell’unità totale della fede.. Gli ortodossi di diverse giurisdizioni non appartengono a Chiese sorelle (già di per sé il vocabolo mi disturba per quel tono melenso e lezioso di political correct che esso contiene e con cui viene veicolato) ma vivono nella stessa Chiesa la stessa fede nell’identico Signore Dio tre volte santo per intercessione della Deipara e sempre vergine Maria, la croce preziosa e potente che dà la vita, le implorazioni del glorioso profeta e precursore e Battista Giovanni, la difesa delle celesti schiere degli incorporei, la guardiania di tutti i Santi e le Sante ,i Martiri e le Martiri ed in particolare dei nostri Padri tra i Santi Giacomo Vescovo di Gerusalemme e fratello di Dio ,Giovanni Crisostomo arcivescovo di Costantinopoli ,Basilio il Grane Arcivescovo di Cesarea in Cappadocia, Gregorio il Dialogo papa di Roma Antica ai quali la tradizione santa assegna le diverse modalità Della Divina Liturgia lungo il calendario ecclesiale e il tutto in Gesù Cristo il Signore ,il Teantropo, l’Annunciato da Gabriele ,il partorito dalla Vergine, il visitato ed adorato dai Magi, l’esiliato in Egitto, il ritrovato nel tempio con i Dottori da Maria e da Giuseppe e cresceva poi in sapienza età e grazia. Egli poi colui che raccolto apostoli e discepoli attorno a sé e ha battuto per il popolo le strade di Samaria, Giudea Palestina e la Galilea delle genti. Egli colui che sfamò una folla con solo 5 pani e 5 pesci. .Egli che guarì e liberò ..Egli il trasfigurato sul Tabor, l’accusato ,il crocifisso, il risorto al terzo giorno ,l’Asceso alla destra del Padre in Sion la Santa da cui ha inviato sulla Chiesa lo Spirito Paraclito che dal Padre procede, Egli del quale con gemiti inenarrabili aspettiamo la seconda sua Parousia del ritorno. Egli Dio ..Dio vero da Dio vero Luce da Luce nel mistero di Dio tre volte santo.. Egli il terapeuta delle anime nostre e dei nostri corpi..Amin
E in questo Amin chiedo ai parrocchiani di San Marco D’Efeso ma non solo a loro che il loro e nostro primo pensiero domani sia proprio la preghiera del Trisaghion ,si le usuali preghiere del cristiano ortodosso per questa riunione..
Al mio amico Marco Hamam chiedo anche di più.. Chiedo ( e lui sa quanto io tifi per questo) con gemiti essi pure inenarrabili e con il dono delle lacrime della compunzione e del mistero dell’unità preghiere continue affiinchè nei tempi del Signore la grande tradizione copta reincontri nell’unità totale la grande tradizione costantinopolitana, gerosolimitana e slava. .Amin Amin Amin
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