sabato 29 maggio 2010

La riflessione di padre Seraphim

Nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito. Amen.


Scherzando come faccio di solito coi miei amici romano-cattolici (avrete inteso che sono un prete burlone e con me capite perché si dice “scherzo da prete”) chiamo questa Domenica la "Domenica del sorpasso". Perché? Perché nonostante la differenza del calendario, che porta noi ortodossi a festeggiare molte solennità e a commemorare molti santi dopo i latini, in un sol giorno balziamo in pole position e superiamo tutti celebrando la festa di "Tutti i Santi" la Domenica dopo Pentecoste. Perché questo?
E' presto detto: la santità della Chiesa, la santità nella Chiesa, la santificazione ad opera della Chiesa, la santità personale non sono il frutto di uno sforzo interiore ma il frutto dello Spirito di Dio. Sì, possiamo sforzarci di aprirci all'amore di Dio, di compiere la sua volontà, possiamo sforzarci di essere brave persone, ma la santità, la perfezione è solo di Dio che la concede a chi si rivolge a Lui con cuore sincero.
Alcuni pensano che la santità appartenga solo a certi eletti, a persone speciali, no! La santità è per tutti, la santità è la nostra vera natura! Per questo la Chiesa Ortodossa celebra la festa di “Tutti i Santi” la Domenica dopo Pentecoste per significare profondamente che la santità è il frutto del Santo Spirito. Non si può essere santi per se stessi, semplicemente sforzandosi di esserlo, oppure percorrendo le pericolosissime vie della “autorealizzazione” così in voga al giorno d'oggi e propagandate da numerose sette anticristiane. Si è santi perché si vive la vita intimamente uniti all'Unico Santo: Dio.
Fratelli e sorelle ricerchiamo la santità come scritto nelle parabole predicate da Cristo: come la perla preziosa, come il tesoro nel campo, perché alla sera della vita saremo giudicati sull'amore e l'amore è Dio, l'Unico vero Santo!
Ricordo ancora che lunedì inizia il digiuno dei santi Apostoli Pietro e Paolo, detto anche del Santo Spirito. E' ormai caldo, è facile tenere questo digiuno, mi raccomando cerchiamo di osservarlo al meglio! Non lasciamo che la festa di Pentecoste scivoli via come se fosse archiviata in un lontano passato ma facciamo che produca da subito copiosi frutti di santità, in primis una rinnovata e stretta ascesi.
Buona Domenica a tutti, il Signore vi benedica.

p. Seraphim

Nessun commento: